Secondo lo studio della Bce “The unequal impact of the 2021-22 inflation surge on euro area household”, in seguito alla fiammata inflazionistica del 2021 e 2022, le famiglie italiane sono state tra le più danneggiate in Europa in termini di costi di welfare. In particolare, la perdita mediana sul welfare subita dalle famiglie è stata dell’8% in termini di reddito disponibile, a fronte del 3% per le famiglie in Francia e Spagna.
L’inflazione ha avuto un effetto depressivo sia sui redditi che sulla ricchezza, dato che contestualmente non c’è stata un corrispondente immediata accelerazione di salari e pensioni, mentre sono diminuite le quotazioni di vari titoli finanziari. La Bce spiega che “le differenze tra Paesi sono state prevalentemente causate dai diversi livelli di inflazione e alla diversa distribuzione di ricchezza netta, assieme alle differenze sulle risposte politiche. Le famiglie più giovani e indebitate hanno assistito a un aumento netto di ricchezza perché il valore reale del loro indebitamento è calato. Questo effetto è stato più forte in Francia e Spagna, dove molte famiglie giovani hanno mutui. Tuttavia non tutte le famiglie giovani ne hanno beneficiato: in media quelle che non possedevano casa con un mutuo hanno a loro volta subito perdite in termini di welfare”.
Lo studio della Bce ha rilevato nel periodo 2021 – 2022 ampie differenze sulle perdite di ricchezza, specialmente se paragonate con i costi di una tipica recessione e differenze rilevanti tra Paesi. “All’interno dei Paesi abbiamo trovato differenze tra i gruppi di età ma non tra i gruppi di reddito”, si legge. “Questo episodio mette in rilievo l’importanza di politiche economiche in risposta alle dinamiche specifiche per Paese in una Unione dove la politica monetaria non può essere tarata sulle esigenze dei singoli Paesi”. Secondo l’analisi il fardello più pesante ha riguardato i pensionati, che tuttavia hanno precedentemente beneficiato di un periodo relativamente lungo di bassa inflazione e che in molti casi detenevano ancora eccessi di risparmio accumulati durante gli anni precedenti.