La necessità per le aziende di adottare piani di adattamento ai cambiamenti climatici sta diventando sempre più pressante. Le temperature sono in aumento, con il gennaio 2024 che sarà il più caldo mai registrato a livello mondiale, e il riscaldamento globale è attualmente stimato tra +2,2°C e +3,4°C, ben lontano dall’obiettivo di 1,5°C fissato dall’Accordo di Parigi. Il caldo estremo, il maltempo, le inondazioni e la scarsità d’acqua possono causare interruzioni delle forniture, interruzioni della produzione e riduzione dei raccolti in agricoltura, ad esempio.

In una dichiarazione rilasciata a franceinfo.fr, Guillaume Borie, Ceo di Axa France, ha detto che nel 2023 “sono stati destinati ai disastri climatici circa 400 milioni di euro”, il che significa una cifra “dal 30 al 40% superiore alla media degli ultimi dieci anni”. Tra le tempeste Ciaran e Domingos, strettamente connesse al cambiamento climatico che hanno colpito la Francia alla fine del 2023 e le pesanti inondazioni di Pas-de-Calais “abbiamo assistito più di 40.000 clienti che sono stati danneggiati da questi tre eventi. Una situazione critica che inevitabilmente è destinata a crescere. Purtroppo ci saranno sempre più disastri naturale e dobbiamo trovare insieme soluzioni di prevenzione che siano concrete e di reale sostegno per poterci adattare alla realtà del cambiamento climatico”.

Nonostante il costante aumento di eventi climatici estremi Guillaume Borie ritiene che le compagnie continueranno a essere in grado di coprire i danni. “Se mettiamo in atto le giuste misure di adattamento, se continuiamo a ridurre le nostre emissioni di carbonio per limitare l’impatto del riscaldamento globale, i rischi rimangono assicurabili”.

Guillaume Borie ha accolto con favore la decisione del governo francese di aumentare il livello del contributo per finanziare il regime delle catastrofi naturali: “Deve essere assolutamente sostenuto. In totale, in media, per un contratto di assicurazione sulla casa, si tratta di una quindicina di euro in più all’anno”. E ha poi aggiunto: “Grazie a questo disponiamo di un sistema unico al mondo che fa sì che in caso di inondazioni, in caso di siccità, gli assicurati siano perfettamente coperti”. Dal 1° gennaio 2025, l’aliquota di contribuzione per catastrofi naturali (Cat Nat) aumenterà dal 12% al 20% sui contratti assicurativi per danni a proprietà residenziali e professionali.

In risposta ai crescenti rischi per le aziende, Climate School, il braccio formativo di Axa Climate, l’attività di transizione sostenibile di Axa, ha appena lanciato un nuovo corso di formazione digitale sul tema dell’adattamento, rivolto a tutti i dipendenti delle aziende clienti. Questo corso di formazione di un’ora è uno dei circa quaranta progettati dal 2021 da Axa Climate School per affrontare il cambiamento climatico attraverso vari aspetti, come “avere una strategia per la biodiversità” o “capire cos’è un rischio di transizione”. Secondo Axa, questi corsi sono già stati offerti a più di 160 organizzazioni nei settori agroalimentare, industriale, finanziario e della pubblica amministrazione. A lato della formazione, Axa Climate offre servizi di consulenza per identificare questi rischi per il 2030 o il 2050 e implementare misure pratiche di adattamento.