La Cassazione Civile (sezione terza, ordinanza n. 138 del 3 gennaio 2024) è ritornata su un tema particolarmente sensibile inerente al rapporto che s’instaura tra il conducente, in stato di ebbrezza, ed il passeggero che subisce una lesione nel sinistro.
È un tema di rilevanza sociale se si pensa che la sola Arma dei Carabinieri nel 2021 ha calcolato dal proprio data base che le vittime coinvolte in incidenti stradali legati alla guida in stato di ebbrezza sono state 63 (5,3% sul totale) e i feriti 5.602 (11,4% sul totale).
La fattispecie del contenzioso civile è facilmente riassumibile. Il Tribunale aveva imputato al trasportato un concorso di colpa del 20%, una percentuale importante, sul danno da lesioni. Secondo il primo giudice, infatti, il tasso alcolemico del conducente era talmente elevato da rendere evidenti le sue condizioni psico-fisiche alterate e, pertanto, il passeggero avrebbe dovuto evitare di salire a bordo del veicolo. Il trasportato aveva presentato appello e il Collegio ne aveva escluso la responsabilità concorsuale, non essendo provata la sua conoscenza dello stato di ebbrezza del conducente. In ogni caso, tale concorso non era configurabile mancando la cooperazione attiva del danneggiato nel fatto colposo.
CONTENUTO A PAGAMENTOIl contenuto integrale di questo articolo è visualizzabile solo dagli abbonati a Non sei abbonato?
Scopri i piani di abbonamento
Sei già abbonato? Effettua il login nel modulo sottostante
© Riproduzione riservata