Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Gli istituti di credito, tra cui Natwest Group, Ing Group, Bank of America e Bnp Paribas SA, starebbero svalutando prestiti per circa 300 milioni di dollari che erano stati concessi al fondo di private equity Cinven, per rilevare la compagnia assicurativa Eurovita. Intanto proseguono le manovre di Santoliquido per cercare di mettere in sicurezza la compagnia individuando un acquirente disposto ad iniettare in Eurovita gli oltre 200 milioni chiesti da tempo da Ivass per risollevare la solvibilità.
C’è bisogno di una massiccia campagna informativa e di iniziative per favorire le adesioni, soprattutto tra i giovani. Serve ridurre la tassazione dei rendimenti, e prevedere nuovi incentivi fiscali per gli investimenti del patrimonio dei fondi nell’economia produttiva nazionale. L’assemblea dei 20 anni di Assofondipensione, che si è tenuta ieri a Roma, è stata l’occasione per i fondi pensione negoziali, che rappresentano 3,8 milioni di lavoratori, per porre di fronte al Governo, al Parlamento e al Paese il tema del rilancio della previdenza complementare, sempre più determinante in futuro per garantire pensioni adeguate. Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, ha sottolineato Giovanni Maggi, il presidente dell’associazione che raccoglie 32 fondi pensione negoziali, la pensione pubblica potrebbe essere insufficiente per un tenore di vita adeguato.
Nel corso del 2022 l’inflazione in Italia è tornata a livelli che non si registravano da oltre 30 anni. Le conseguenze peggiori sono toccate alle fasce più fragili della popolazione. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio inflazione di Jakala. La principale evidenza è che le famiglie meno abbienti hanno accusato un impatto inflattivo del 9,2%, mentre per i nuclei appartenenti al decile di reddito più alto l’effetto è stato “solo” del 7,6%, con una differenza dell’1,6%. Donne e stranieri penalizzate più delle loro controparti, uomini e gli italiani. Si parla di un gap da un lato dello 0,3% (8,4% contro 8,1%) e dall’altro dello 0,5% (8,2% contro 7,7%). L’impatto dei prezzi più alti risulta pari al 9% per uno studente e del 7,9% per un occupato. Allo stesso modo, le conseguenze dei rincari toccano quota 8,1% per gli autonomi e gli operai, mentre si fermano al 7,4% per i dirigenti.
  • Allianz
Ha aderito all’iniziativa M’illumino di Meno, riconosciuta quale Giornata Nazionale del Risparmio Energetico, spegnendo ieri simbolicamente dalle 20 alle 20.30 le luci e le insegne della Torre Allianz di Milano.

Assofondipensione «solleva il velo» sulle sorti del «tesoretto» del Tfr che, senza l’adesione a forme di previdenza complementare da parte delle aziende con organico superiore ai 50 dipendenti, confluisce nel Fondo Tesoreria dell’Inps. E si tratta, espone il presidente Giovanni Maggi, nel corso dell’assemblea per il ventennale dell’associazione, ieri a Roma, di «circa 5 miliardi l’anno», che potrebbero «tornare al secondo pilastro», anziché «essere utilizzati per le spese correnti». Spunto colto prontamente dal numero uno della Covip (la Commissione di vigilanza sui fondi pensione) Mario Padula, che sollecita il Legislatore ad affrontare la questione «con tutti gli strumenti del caso». La previdenza integrativa mostra, intanto, un’ascesa delle sottoscrizioni nel 2022, salite del 10,1%, per un totale di 3,806 milioni di lavoratori, laddove la quota maggiore ha più di 54 anni (e, con l’approssimarsi dell’andata in quiescenza, manifesta «maggiore sensibilità» verso il «peso» della futura prestazione), con una prevalenza della componente maschile.
Al via la consultazione del Pnacc – il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici – che terminerà dopo 45 giorni dall’apertura della stessa avvenuta ieri 16 febbraio. Si tratta del piano di cui tutti hanno lamentato la mancanza di aggiornamento, in occasione degli ultimi eventi meteo estremi. Infatti, l’obiettivo principale del Pnacc è fornire un quadro di indirizzo nazionale per l’implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali. Ma anche a trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche. Attraverso il Pnacc, che aggiorna quello del 2018, il ministero dell’ambiente e per la sicurezza energetica intende fornire linee guida per indirizzare le azioni di cittadini, amministrazioni e aziende nella riduzione dei rischi connessi con i cambiamenti climatici.
Compie il reato ex articolo 648 bis Cp chi è estraneo alla frode informatica ma mette la sua provvista in banca o alla posta a disposizione dei truffatori per accreditare i proventi del phishing, in modo da ripulire le somme. Il tutto anche se per il reato presupposto non c’è ancora una sentenza di condanna divenuta definitiva: il giudice che procede per il riciclaggio può ritenere in via incidentale sussistente l’illecito sotteso. Con la sentenza 6395/22 del 15/2/2023 della Cassazione II sez. pen., diventa definitiva la condanna per riciclaggio: il quarantenne ha ricevuto sul suo conto postale denaro frutto dei reati di truffa, accesso abusivo a un sistema informatico e intercettazione illecita di comunicazioni telematiche. Per affermare la responsabilità del prestaconto è sufficiente che il fatto costitutivo del reato presupposto non sia stato escluso dal giudice in modo definitivo nella sua materialità.
Per sensibilizzare sul tema del risparmio energetico e dei cambiamenti climatici, Allianz ha aderito anche quest’anno all’iniziativa M’illumino di Meno, promossa dalla trasmissione Caterpillar e Rai Radio2 con Rai per la Sostenibilità Esg, che dal 2022 è riconosciuta quale Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Ieri sono state simbolicamente spente dalle 20 alle 20.30 le luci e le insegne della Torre Allianz di Milano, il grattacielo più alto d’Italia per numero di piani (50), riconoscibile anche a grande distanza.

corsera

Con amarezza Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia, l’associazione della filiera dell’industria automobilistica italiana, dice che «non ci sarà mai una corretta equivalenza tra i 6 mila nuovi posti di lavoro che verranno creati da chi costruisce componenti elettrici e da catene collegate e i 70 mila persi da chi fa motori termici». Dietro lo stop del Parlamento europeo di bloccare la vendita di motori termici dal 2035 ci possono essere molti rischi: alcuni Paesi, forti del loro dominio nella produzione di batterie, potrebbero spadroneggiare nel prossimo futuro. Ed è questo il vero pericolo. Scudieri sottolinea che «sarà maggiormente colpito il 40% delle aziende della componentistica che gravitano sull’attuale trazione subirà un impatto violento, per l’altro 60%, ossia per chi si interessa di allestimenti, di comfort, cambierà quasi nulla. La componentistica italiana contempla 2.200 imprese, occupa più di 160 mila dipendenti e fattura circa 45 miliardi. Oltre cento società sono a rischio, vi lavorano più di 26 mila addetti, realizzano solo parti per le vetture a benzina e diesel, altre sono considerate a rischio moderato.

La vicenda Eurovita continua ad impensierire assicurati e soprattutto il settore assicurativo italiano alle prese con un eventuale danno reputazionale: per questo è bene che si trovi una soluzione alla sottocapitalizzazione della compagnia posseduta dal fondo inglese Cinven. Il caso pare sia comunque del tutto isolato. La solvibilità delle compagnie italiane, secondo quanto riportato anche dal nuovo Ania Trends pubblicato ieri, resta molto elevata. Basta considerare che il livello di capitale disponibile delle compagnie italiane a fine settembre 2022 era pari a 2,47 volte il minimo richiesto. Livello conservato anche grazie ai notevoli incrementi di capitale da parte delle compagnie che si sono resi necessari a seguito del repentino rialzo dei tassi (280 basis point in sei mesi) che ha fatto esplodere le minusvalenze latenti (56 miliardi a fine 2022).
Crescono le adesioni ai fondi pensione negoziali (+10,1% tra dicembre 2021 e 2022) per un totale di 3,806 milioni – tra i 18,1 milioni di lavoratori dipendenti -, ma sono trainate dagli iscritti over 54 anni vicini all’uscita, mentre la diffusione tra i giovani under 34 resta minima. Il tasso di partecipazione è più limitato tra le donne (30,9%)- pari a quattro quinti di quello degli uomini (37,5%) -, e marginale tra le piccole e piccolissime imprese. Di contro tra le grandi imprese e le aree più ricche del Paese l’adesione in media oscilla tra il 35% e il 40% della forza lavoro, con punte che sfiorano l’80%, e i versamenti contributivi sono anche doppi rispetto a gran parte del Mezzogiorno.

Handelsblatt

 

Norbert Rollinger, presidente della GDV avvisa il governo delle conseguenze costose di una assicurazione obbligatoria contro i rischi naturali come da inondazione o frana. Secondo Rollinger l’imposizione di un obbligo non risolve il problema. L’assicurazione obbligatoria disincentiverebbe i proprietari di case se non fosse abbinata a una migliore protezione degli edifici contro le catastrofi naturali e a norme edilizie più severe nelle aree vulnerabili. “Sarebbe negativo se i politici decidessero per l’assicurazione obbligatoria e non facessero altro. In questo caso si rischia un’esplosione dei costi delle assicurazioni sugli edifici”, ha avvertito Rollinger. Il disastro dell’alluvione sul fiume Ahr ha intensificato il dibattito su una migliore assicurazione contro i rischi naturali. Ad oggi, solo un proprietario di casa su due ha una polizza assicurativa che copre i danni. Soprattutto nella Germania settentrionale, il tasso è più basso. Ma la decisione sull’assicurazione obbligatoria è in sospeso perché non c’è accordo all’interno del governo federale o tra il governo federale e i governi statali. GDV è favorevole a rendere la copertura dei rischi naturali parte dell’assicurazione sugli edifici, che copre ad esempio i danni causati dalle tempeste. Coloro che non la desiderano dovrebbero esplicitamente rinunciare. “Con una soluzione di opt-out – idealmente anche per il portafoglio – potremmo aumentare significativamente la penetrazione fino al 70-80%”, ha dichiarato Rollinger.