Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Dopo la Germania anche l’Austria si schiera contro il divieto di inducement, ovvero sulle commissioni che vengono retrocesse dai produttori di uno strumento finanziario (per esempio i fondi) ai distributori che fanno anche la consulenza (come le banche).
Il conto complessivo delle sanzioni Ivass è di oltre 1,9 milioni. A assere multati dall’autorità di controllo assicurativa per «irregolarità accertate», come anticipato da milanofinanza.it, sono stati tutti i vecchi consiglieri di amministrazione di Cattolica Assicurazioni, nel frattempo confluita nel gruppo Generali. Anomalie nel funzionamento della governance che risalgono al 2019 ed erano state al centro dello scontro tra l’ex presidente Paolo Bedoni e l’ex amministratore delegato, Alberto Minali, culminato nel ritiro delle deleghe a quest’ultimo a ottobre 2019, con il manager che, in risposta, ha chiesto alla compagnia di Verona danni per 9,6 milioni, per mancanza di giusta causa.
Alla fine in Eurovita è arrivato il commissario. Toccherà ad Alessandro Santoliquido tentare di disinnescare la mina del maxi aumento da 200 milioni chiesto da Ivass alla compagnia controllata da Cinven dopo che le trattive con JcFlowers sono naufragate. La nomina di Santoliquido, manager molto apprezzato nel settore che tra le altre cose è stato in passato amministratore delegato di Amissima e di Sara Assicurazioni,ha comportato il fatto che l’attività dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali di Eurovita e di Eurovita holding è stata temporaneamente interrotta, mentre il commissario ha assunto i pieni poteri.
L’obiettivo è tenere alta la raccolta, dando risposta alle mutate esigenze di protezione dei risparmi degli italiani, stretti tra inflazione e rischi di recessione. Per questo Alleanza Assicurazioni, compagnia del gruppo Generali guidata da Davide Passero, ha deciso di lanciare «Valore 125».
Un costruttore come Renault potrebbe vedersi costretto a chiudere quattro fabbriche con l’avvento dello standard di emissione Euro 7. La sua adozione nel 2025 farebbe lievitare di 2.000 euro il prezzo delle vetture e «forzerebbe le case a investire miliardi per benefici ambientali minimi», ha sottolineato Luca de Meo, neo-presidente dell’Associazione dei Costruttori Europei (Acea), in una lettera aperta alle istituzioni europee. «Questi fondi sarebbero più utili alle tecnologie a zero emissioni».
- Agricoltura, la sostenibilità accelera la crescita
Il contributivo vieta il prepensionamento in editoria. Giornalisti e poligrafici che hanno optato per il sistema contributivo, ad esempio mediante l’accettazione del riscatto (agevolato in caso di laurea) o per superamento del massimale contributivo, non possono fruire della pensione anticipata a 62 anni d’età con 25 anni e 5 mesi di contributi. Lo precisa, tra l’altro, l’Inps nella circolare 10/2023.
- Infortuni sul lavoro, raddoppiano le vittime under 20
Nel 2022 sono state 1.090 le vittime sul lavoro secondo i dati di Inail. In pratica in Italia, ogni giorno, vengono denunciate circa tre vittime del dovere. Per giunta sono in calo rispetto al 2021 (-10,7%). L’ente, però, avverte: «bisogna attendere metà anno per avere il definitivo consolidamento». Colpisce l’aumento fra i più giovani delle vite spezzate. Sono state 196 quelle fra i 25-39enni (153 nel 2021) e 22 fra gli under 20 (10 nel 2021). Stesso trend per i decessi avvenuti nel tragitto casa-lavoro (300 contro 248). A crescere sono poi le denunce di infortuni sul lavoro che hanno sfiorato le 698mila nel 2022 (+25,7% sul 2021). Segno più pure per le patologie professionali (+9,9%). Un bilancio che «non possiamo permetterci» di avere, sottolinea Marina Calderone, ministra del Lavoro. Bisogna fare presto. «Lavoriamo — conclude — per rendere più effettiva la sicurezza, per intervenire anche con dei correttivi che rendano più efficace i controlli». Intanto Calderone ha avviato un tavolo di confronto con i sindacati e le imprese per arrivare a un patto sulla sicurezza.
- Continua la strage sul lavoro, oltre mille morti
Vite spezzate sul lavoro. In calo, ma ancora tante: oltre mille nel 2022. E gli altri infortuni in aumento. Sono gli open data dell’Inail ad aggiornare la mappa delle denunce: tra gennaio e dicembre dell’anno scorso, i casi mortali sono stati 1.090, il 10,7% in meno in un anno «per il notevole minor peso» delle morti da contagio Covid, spiega l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Sono aumentati, però, i decessi tra i giovani: ventidue morti sotto i vent’anni, mentre le vittime tra i 25-39enni sono state 196. Cosìcome sono aumentate, nel complesso, le denunce di infortunio: quasi 698 mila, il 25,7% in più rispetto alle circa 555 mila del 2021, spinte da un numero più elevato di denunce Covid e in parte dall’incremento degli infortuni tradizionali, sia sul lavoro che in itinere, cioè nel tragitto tra l’abitazione e il posto di lavoro.
- Cattolica, Ivass chiude il cerchio: 2 milioni di sanzioni all’ex cda
Venti sanzioni complessive per un importo totale che sfiora i 2 milioni di euro, per l’esattezza si tratta di 1,954 milioni. Ivass ha chiuso così il caso Cattolica, la compagnia assicurativa ora sotto il controllo delle Generali e finita nel mirino dell’Autorità a valle di una lunga ispezione che a maggio 2020 portò anche alla richiesta di un aumento di capitale. Ispezione che accertò anche una serie di irregolarità in materia di governance. In particolare , come recita il provvedimento, è stato accertato «il mancato esercizio delle prerogative di indirizzo, gestione e controllo dell’Organo amministrativo» così come sono finite sotto la lente «le modalità di esercizio delle funzioni svolte dai Comitati per il Governo Societario e la Sostenibilità, Nomine, Remunerazioni, Controllo e Rischi, Controllo sulla Gestione, e Internal Audit». Allo stesso tempo sono state rilevate irregolarità riguardo «l’incapacità dell’Organo amministrativo di garantire la necessaria coerenza tra i rischi assunti dall’impresa e il suo fabbisogno di solvibilità globale, con effetti sull’adeguatezza anche prospettica dei fondi propri».
- I fondi di private equity puntano sui 20 miliardi di polizze Generali
Ci sono private equity come Kkr, Apollo, Cvc, Jc Flowers, Cinven e Tpg, ma anche società come Gamalife e gruppi finanziari come l’inglese Eicg nella corsa per le polizze del gruppo Generali, un portafoglio con volumi che potrebbero arrivare anche a 20 miliardi di euro. I riflettori sono puntati sulle offerte non vincolanti, che dovranno essere ricevute dall’advisor finanziario Goldman Sachs alla fine di febbraio. A quel punto, dopo aver valutato le proposte, Generali deciderà gli eventuali passi successivi. Il Leone di Trieste avrebbe infatti avviato il processo con un’ottica di sondaggio, per capire i vantaggi finanziari della possibile operazione: vantaggi che erano evidenti con la passata dinamica dei tassi d’interesse, ma che oggi potrebbero essere minori.
- Inail, in calo i decessi sul lavoro ma salgono del 25,7% gli infortuni
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel 2022 sono state 697.773 (+25,7% rispetto al 2021), 1.090 delle quali con esito mortale (-10,7%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 60.774 (+9,9%). Sono questi i dati provvisori comunicati ieri da Inail sull’andamento infortunistico dello scorso anno (per quantificare il fenomeno complessivo occorre attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2022). L’obiettivo è in ogni caso lo stesso: arrivare e zero. E non a caso il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha subito sottolineato di essere impegnata «per rendere più effettiva la sicurezza sul lavoro, per intervenire anche con dei correttivi che rendano più efficaci i controlli».
- Il caro tassi colpisce le famiglie, stretta anche per le imprese
Nel quarto trimestre 2022 in Italia la domanda di prestiti da parte delle famiglie è diminuita sia per i mutui sia per il credito al consumo. Nel trimestre in corso le richieste di finanziamento da parte delle imprese resterebbero ancora stabili, mentre quelle delle famiglie si ridurrebbero ulteriormente. Lo rende noto la Banca d’Italia nell’indagine sul credito bancario svolta nell’ambito Bce. Le condizioni di accesso delle banche al finanziamento sono peggiorate, in particolare per i depositi a medio-lungo termine. Nel trimestre in corso gli intermediari si attendono che il peggioramento si estenda anche ai depositi a breve termine. Nel 2022 le nuove misure regolamentari e di supervisione adottate avrebbero contribuito a una riduzione delle attività ponderate per il rischio. Per quanto riguarda le politiche di offerta, gli effetti sarebbero stati nel complesso contenuti. Nel secondo semestre del 2022 la quota di crediti deteriorati presenti nei bilanci bancari non avrebbe esercitato alcun impatto rilevante né sui criteri.
- Hannover Re punta a guadagnare almeno 1,7 miliardi di euro nel 2023