FINECO TRANQUILLIZZA I CLIENTI E OFFRE SOLUZIONI A CHI HA URGENZA DI LIQUIDITÀ
di Anna Messia
Le banche che hanno distribuito le polizze Eurovita, congelate da Ivass fino al prossimo 31 marzo, gettano acqua sul fuoco sulla stabilità dei prodotti e si preparano a sostenere i clienti che avessero urgente bisogno della liquidità rimasta bloccata con lo stop dei riscatti. Le prime dichiarazioni sono arrivare da Sparkasse, la Cassa di Risparmio di Bolzano che nel 2018 ha firmato un accordi distributivo con la compagnia assicurativa controllata dal fondo Cinven. È una «situazione prevalentemente di natura tecnica; l’attività operativa della compagnia, ad eccezione della temporanea sospensione dei riscatti anticipati, prosegue regolarmente. Confidiamo pertanto che le scelte fino a oggi effettuate dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, l’Ivass, siano tali da facilitare una rapida conclusione della fase attuale», hanno scritto ai clienti il presidente Gerhard Brandstätter e l’amministratore delegato nonché direttore generale Nicola Calabrò, tranquillizzando gli assicurati sulla tenuta della compagnia.
In ballo, come noto, ci sono circa 400 mila clienti direttamente coinvolti dal provvedimento dell’autorità che ha congelato i riscatti delle polizze. Un intervento che ha avuto l’obiettivo di evitare la corsa ai riscatti che avrebbe indebolito la compagnia a pochi giorni dalla nomina di Alessandro Santoliquido come commissario per la gestione provvisoria, con lo scopo di trovare un compratore per l’assicurazione che sia disponibile a iniettare nelle sue casse gli oltre 200 milioni di euro chiesti inutilmente da tempo da Ivass agli attuali azionisti di Cinven.
«Non c’è motivo di allarme», hanno aggiunto da FinecoBank, anche loro distributori della polizze di Eurovita dopo che quest’ultima, nel 2017, ha rilevato Old Mutual, affidando ai consulenti finanziari il compito di tranquillizzare i clienti. Guardando agli investimenti delle gestioni separate sottostanti le polizze di fine dicembre scorso circa l’85% è investito in titolo governativi e un altro 11% è in corporate bond mentre solo il 4% è in strumenti illiquidi, spiegano ancora dalla banca. Se i titoli verranno portati a scadenza le eventuali perdite sarebbero quindi appena di qualche punto percentuale, mentre va evitata la corsa ai riscatti che costringerebbe a vendere i titoli prima del tempo, rendendo effettive minusvalenze che oggi sono solo teoriche e che sono state provocate dall’aumento repentino dei tassi, come per il resto del mercato. «Abbiamo spiegato la situazione ai clienti che l’hanno compresa. L’investimento in una polizza è effettuato generalmente in ottica di medio lungo termine e si tratta solo di una quota del loro portafoglio. Non ci sono quindi situazioni di tensione e nei pochi casi in cui ci sono esigenze particolari siamo riusciti comunque ad andare incontro ai loro bisogni, trovando una soluzione», aggiungono ancora da FinecoBank, pronti a nuovi interventi in caso di bisogno. Ma l’allerta resta alta anche perché è la prima volta che in Italia vengono congelate gestioni separate considerate da sempre prodotti senza rischi. Tra i distributori di polizze Eurovita ci sono anche altre reti di consulenti finanziari, come Banca Fideuram o il gruppo Credem, oltre a istituti come Sparkasse, Deutsche Bank o la Banca Popolare di Puglia e Basilicata. In totale circa mille sportelli bancari e 6.500 consulenti finanziari con una raccolta premi, a fine 2021, di 1,7 miliardi e quasi 19 miliardi di euro di patrimoni in gestione. Da Credem, sottolineano come si tratti «di prodotti assicurativi di investimento distribuiti dal gruppo ma emessi da Eurovita, società che non fa parte del gruppo», aggiungendo che «la banca sta monitorando l’evoluzione della situazione al fine di tutelare gli interessi dei clienti, auspicando una soluzione positiva vista la presenza diretta dell’autorità di settore». Mentre dal gruppo Intesa Sanpaolo, che controlla le reti Fideuram, Sanpaolo Invest e Iw Private Investments aggiungono che la comunicazione con reti e clientela è già stata avviata per tranquillizzare i clienti sulla tenuta dei prodotti. (riproduzione riservata)
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