Carla De Lellis
Via libera alle richieste di prepensionamento con «opzione donna». L’Inps, infatti, ha attivato le procedure per la presentazione delle domande, che può avvenire personalmente dal sito internet o tramite contact center dell’Inps o i servizi offerti dai patronati. Lo spiega nel messaggio 467/2023.
Al via le domande. Le domande, in particolare, si possono presentare attraverso i seguenti canali: sito internet, www.inps.it, accedendo tramite Spid, Cns o Cie; istituti di patronato; chiamando il contact center al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o 06164164 (da rete mobile).
Le nuove regole. «Opzione donna» è un prepensionamento solo per le lavoratrici, dipendenti o autonome, del pubblico e privato. Comporta il calcolo della pensione interamente con la regola contributiva. La decorrenza della pensione è soggetta a una finestra di attesa di 12 mesi alle dipendenti e 18 mesi alle autonome. La proroga della misura, disposta dalla legge 197/2022, prevede che, per avvalersene, occorre, al 31 dicembre 2022, un’età di almeno 60 anni unitamente a 35 anni di contributi. L’età scende a 59 anni se la lavoratrice ha un figlio e a 58 anni se i figli sono due o più o se la lavoratrice è stata licenziata o è dipendente da imprese in crisi. Inoltre è richiesto che la lavoratrice:
– svolga assistenza al momento della richiesta di prepensionamento e da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap grave, o a un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto 70 anni d’età o siano anche loro affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
– soffra una riduzione della capacità lavorativa, accertata, non inferiore al 74%;
– sia stata licenziata o sia dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
Carla De Lellis
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