Carla De Lellis
Il contributivo vieta il prepensionamento in editoria. Giornalisti e poligrafici che hanno optato per il sistema contributivo, ad esempio mediante l’accettazione del riscatto (agevolato in caso di laurea) o per superamento del massimale contributivo, non possono fruire della pensione anticipata a 62 anni d’età con 25 anni e 5 mesi di contributi. Lo precisa, tra l’altro, l’Inps nella circolare 10/2023.
Il trasloco all’Inps. I chiarimenti riguardano il passaggio dell’Inpgi all’Inps, avvenuto dal 1° luglio 2022, e fanno seguito alle precisazioni del ministero del lavoro sul prepensionamento di cui all’art. 37, comma 1, della legge 416/1981. Il ministero ha precisato che tale disciplina continua ad applicarsi dal 1° luglio 2022.
Il prepensionamento. Il prepensionamento interessa i giornalisti professionisti dipendenti dalle imprese editrici di giornali quotidiani, di giornali periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale. In pratica consente di ottenere cinque anni prima la pensione di vecchiaia, in presenza delle seguenti condizioni: età non inferiore di 5 anni rispetto al requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia che è di 67 anni (quindi almeno 62 anni); almeno 25 anni e 5 mesi di contributi; essere stati ammessi a CIGS (cassa integrazione straordinaria) per «riorganizzazione aziendale in presenza di crisi, di durata non superiore a 24 mesi, anche continuativi» (sono escluse le altre ipotesi di CIGS). Ai fini dell’accesso al prepensionamento è necessario, inoltre: 3 mesi di permanenza in CIGS, ancorché non continuativi, fruiti nel periodo indicato nel decreto di autorizzazione CIGS per prepensionamento ovvero nel periodo di proroga CIGS; requisiti di età e contribuzione maturati nello stesso periodo di CIGS autorizzato; ultima contribuzione accreditata per CIGS da prepensionamento.
L’opzione per il contributivo. L’Inps precisa che l’opzione per il contributivo, divenuta irrevocabile per produzione di effetti, preclude il pensionamento con requisiti diversi da quelli ordinari. Dunque, anche l’accesso al prepensionamento editoria.
Carla De Lellis
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