Nel 2022 la nuova produzione vita è scesa a € 76,8 mld di premi, con un decremento del 12,8% rispetto al 2021 e dell’8,8% rispetto al 2020
Nel 2022 la nuova produzione vita di polizze individuali e collettive delle imprese italiane ed extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è ammontata a € 76,8 mld di premi, con un decremento del 12,8% rispetto al 2021 e dell’8,8% rispetto al 2020.
E’ quanto emerge dalla statistica Ania Trends pubblicata ieri dall’Associazione delle imprese.
I nuovi premi delle sole polizze individuali hanno raggiunto € 73,2 mld (il 95% del new business totale, contro il 97% dell’anno precedente), registrando un decremento annuo del 14,0%. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 11,3 mld, in calo (-34,7%) rispetto al 2021, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 88,1 mld, il 16,4% in meno rispetto all’anno precedente.
Nuova produzione vita, analisi per ramo
Il ramo I ha consolidato nel 2022 il suo ruolo principale nel comparto vita, aumentando rispetto all’anno precedente la sua incidenza sul totale new business (dal 59% nel 2021 al 66%), riallineandosi dunque a quella del 2020. A fronte di un ammontare di premi pari a € 50,3 mld, il ramo I ha registrato un calo del 3,3% rispetto al 2021, in miglioramento rispetto al -7,4% del I semestre 2022.
Particolarmente negativa la raccolta di ramo III, pari a fine anno a -30,5% (era -17,0% nel I semestre), a fronte di un volume di nuovi premi pari a € 23,6 mld (quasi tutte polizze individuali). L’incidenza del ramo III sull’intera nuova raccolta è dunque scesa dal 39% nel 2021 al 31%. La nuova produzione afferente alla gestione dei fondi pensione (ramo VI) è stata nel 2022 pari a € 1,6 mld (di cui € 1,4 mld polizze collettive), l’80,0% in più rispetto al 2021 (dovuto ad operazioni straordinarie di acquisizione di nuovi fondi da parte di una compagnia).
Relativamente al ramo V, nel 2022 si è registrato, dopo due anni consecutivi di variazione negativa, un incremento (+8,6% rispetto al 2021) del volume di nuovi premi (€ 1,1 mld), dovuto unicamente alle polizze collettive (+21,6%).
Sommando ai premi di nuova produzione delle polizze individuali e collettive quelli di annualità successive relativamente a polizze sottoscritte negli anni precedenti, si stima che i premi vita complessivi (lordi contabilizzati) nel 2022 dovrebbero attestarsi a 93,6 miliardi, in calo del 12% rispetto all’anno precedente.
Tale risultato è dovuto, come già osservato per la nuova produzione dell’anno corrente, alla contrazione della raccolta premi relativa al ramo I (-4%), pari a € 60 mld (il 64% del totale premi vita), e ancor più a quella relativa alle polizze unit-linked (-27% rispetto al 2021), con un volume che si attesta a € 29 mld (il 31% del totale). I volumi afferenti al ramo V e VI si stimano essere in aumento rispettivamente del 9% e del 27%, con una quota di mercato pari all’1% e al 3%.
La nuova produzione vita nel mese di dicembre
Nel mese di dicembre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 5,8 mld, l’ammontare più basso rispetto all’analogo mese degli ultimi 8 anni e, nel dettaglio, in calo del 10,7% rispetto a quello del 2021, quando il volume di nuovi affari registrava a sua volta una contrazione del 17,6% rispetto al mese di dicembre 2020.
Relativamente ai premi distinti per ramo, nel mese di dicembre, con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 4,2 mld (il 73% dell’intera nuova produzione vita, contro il 58% di dicembre 2021), in aumento, per il secondo mese consecutivo, rispetto all’analogo mese del 2021 (+13,7%), quando si registrava una contrazione annua del 25,7%; di tale importo, appena il 23% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), che invece registrano una raccolta più che dimezzata. Nel 2022 i premi di ramo I sono ammontati a € 48,9 mld, l’ammontare più basso dal 2014, il 3,1% in meno rispetto al 2021, quando il ramo registrava a sua volta una contrazione annua del 6,4%. Negativa invece la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (-25,3% rispetto al mese di dicembre 2021), a fronte di un importo pari a € 42 mln che, sommato a quello emesso nei mesi precedenti, ammonta nell’intero anno a un totale di € 486 mln, il 5,0% in meno rispetto al 2021.
La restante quota della nuova produzione vita, pari al 25% del totale, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit linked) per € 1,5 mld, in calo del 44,7% rispetto allo stesso mese del 2021; il 48% dei nuovi premi raccolti di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, che registrano a loro volta un ammontare dimezzato. Nel 2022 la raccolta del new business di ramo III è stata complessivamente pari a € 23,6 mld, il 30,5% in meno rispetto all’anno precedente (quando si registrava invece un incremento annuo del 38,7%), su cui ha pesato l’elevata instabilità dei mercati azionari registrata a partire dallo scoppio del conflitto in Ucraina.
Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nel mese di dicembre si osserva un volume di nuovi premi in aumento del 23,8% rispetto al corrispondente mese del 2021, a fronte di un ammontare pari a € 7,7 mln che, aggiunto a quello raccolto nei mesi precedenti, assomma nell’intero anno a € 55,6 mln (il 6,4% in più rispetto al 2021), l’ammontare più alto mai rilevato. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati invece, dopo il significativo aumento del mese di novembre, in calo del 19,7% rispetto all’analogo mese del 2021, per un importo pari a € 33,9 mln, raggiungendo così nel 2022 un volume complessivo pari a € 158,3 mln, appena lo 0,7% in più rispetto al 2021.
Nel 2022 il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,9 mln, in calo dell’1,6% rispetto all’anno precedente. In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di dicembre i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino, per il secondo mese consecutivo, sono in aumento rispetto allo stesso mese del 2021 (+3,3%), registrando nell’intero anno un volume di raccolta pari a € 1,6 mld, con un decremento del 4,3% rispetto al 2021. Appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui quasi la metà è costituita da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (-2,4% rispetto al 2021). La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio è risultata ancora in aumento rispetto allo stesso mese del 2021 (+4,9%), raggiungendo complessivamente nell’anno un importo pari a € 858 mln, il 23,7% in più rispetto al 2021; oltre il 40% di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 15,8%.
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari a € 1,9 mld, l’ammontare più basso del biennio 2021-2022, pressoché dimezzato rispetto al mese di dicembre 2021, di cui il 60% afferente al ramo I e pari ad appena il 33% del totale new business del mese, 20 punti percentuali in meno rispetto a dicembre 2021. Da gennaio tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 38,3 mld, registrando una variazione negativa del 17,9% rispetto al 2021. La quota premi di ramo I, raccolti nell’intero anno mediante prodotti multiramo, costituisce il 52% dei nuovi premi di ramo I complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo III rappresenta il 55% del new business totale di tale ramo.