di Mauro Romano
Prosegue il braccio di ferro tra i sindacati e Verti, la compagnia del gruppo spagnolo Mapfre, dopo che quest’ultima ha annunciato un pesante piano di licenziamenti. Le rappresentanze sindacali aziendali di Verti hanno proclamato per ieri uno sciopero per l’intera giornata, con presidio e assemblea sotto la sede dell’azienda a Cologno Monzese. «A fronte di 325 esuberi strutturali dichiarati lo scorso novembre, nessuna intesa è stata ancora raggiunta nei vari incontri che hanno visto l’azienda confrontarsi con segreterie nazionali, territoriali, e rappresentanze sindacali», scrivono i sindacati. Il gruppo guidato da Enrique Flores Calderon, come anticipato da MF-Milano Finanza, aveva a sua volta spiegato che l’esubero di 325 lavoratori su un totale di 605 è un riassetto funzionale all’adozione «di un modello organizzativo più digitale ed efficiente» ed è finalizzato a «mantenere e rafforzare la posizione di Verti e creare le condizioni per continuare a investire nel Paese». Secondo i sindacati le «esternalizzazioni di attività ed esuberi di personale» sono però un trend che «va affrontato e contrastato nelle singole aziende, ma anche, e soprattutto, a livello di categoria, unendo le forze e le vertenze presenti nel settore». (riproduzione riservata)
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