È necessaria un’azione rapida per aggiornare le modalità di controllo dei servizi finanziari transfrontalieri in modo da tutelare i consumatori durante il processo di digitalizzazione del settore, dove le cosiddette “Big Tech” sono destinate a ricoprire un ruolo sempre più incisivo.
È quanto sostengono le autorità di regolamentazione dell’Unione europea.
Le persone utilizzano gli smartphone per acquistare e vendere azioni, spostare denaro sui conti bancari ed effettuare pagamenti. Una tendenza accelerata dalla pandemia e che necessita un necessario aggiornamento per le autorità di regolamentazione del mercato.
Un rapporto congiunto degli organismi di vigilanza bancaria e assicurativa ripreso da Reuters sostiene che “la finanza digitale ha sbloccato nuove sinergie tra attività finanziarie e non finanziarie che potenzialmente introducono un rischio sistemico nel mercato dei servizi finanziari”.
La velocità e la portata con cui gli istituti finanziari stanno trasferendo operazioni critiche come i sistemi di pagamento e l’online banking sul cloud costituiscono infatti un cambiamento radicale nei potenziali rischi.
Le banche e le aziende tecnologiche affermano che un maggiore utilizzo del cloud computing è vantaggioso per tutti in quanto si traduce in servizi più veloci ed economici che sono più resistenti agli attacchi hacker e alle interruzioni di servizio. Se siamo solo agli inizi di un cambio di paradigma, per i regulator UE è necessario avere in mano le soluzioni più adatte alla loro attività di vigilanza.