Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


logoitalia oggi7

Poker di rischi per il lavoratore che scippa dati aziendali. C’è il rischio civilistico, quello disciplinare, quello penalistico e quello per violazione della privacy. Proprio quest’ultimo fronte (violazione della privacy) mette anche il datore di lavoro con le spalle al muro, potendosi contestare ai suoi danni una condotta di data breach (violazione dei dati personali). Con il risultato, per il datore di lavoro, di essere, nel contempo, vittima e reo: vittima del dipendente infedele e reo per non aver saputo arginare una violazione della riservatezza. Ma vediamo, dunque, di tratteggiare il quadro delle responsabilità connesse alla indebita fuoruscita di dati dal perimetro aziendale.
Rincarano i contributi per i lavoratori parasubordinati e professionisti senza cassa, iscritti alla gestione separata Inps. Nel primo caso (collaboratori e figure assimilate, c.d. parasubordinati) è l’ampliamento della durata della Dis-Coll (indennità disoccupazione) a far lievitare l’aliquota di uno 0,8%, portandola al 35,03% rispetto al 34,23% pagato fino al 31 dicembre scorso. Nel secondo caso (professionisti senza cassa), è l’Iscro («cassa integrazione» dei professionisti) a elevare l’aliquota dello 0,25% portandola al 26,23% rispetto al 25,98% pagato fino a fine anno passato.
Obbligo di assicurazione per tutti i volontari che operano nel terzo settore sia che lo facciano in modalità occasionale che continuativa. I dati identificativi dei volontari non occasionali dovranno essere obbligatoriamente trascritti in un apposito registro assoggettato a previdimazione e prenumerazione da parte di un notaio o di un segretario comunale. È quanto deriva dal combinato disposto degli artt. 17 e 18 del dlgs 117/2017 (Codice del terzo settore – Cts) e del dm del 6 ottobre 2021.
Il mercato dell’intelligenza artificiale italiano è cresciuto del +27% nel 2021, raggiungendo quota 380 milioni di euro. Si tratta di un valore raddoppiato in appena due anni, per il 76% commissionato da imprese italiane (290 milioni di euro), per il restante 24% come export di progetti (90 milioni di euro). Esiste, però, un divario per dimensioni di impresa, mentre si diffonde la conoscenza tra gli utenti che, in netta maggioranza, esprimono un giudizio positivo sui sistemi di intelligenza artificiale, seppur emergano non poche preoccupazioni legate a privacy, lavoro ed etica. Sono le principali evidenze che si rilevano dai risultati della ricerca dell’Osservatorio artificial intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno online «Intelligenza Artificiale: l’Italia s’è desta!».

aflogo_mini

 

  • Si chiude l’era Stefanini, un nuovo inizio per Unipol
Il cooperatore che ha pilotato la compagnia fuori dalla stagione di Consorte lascia l’assemblea di aprile. Le coop azioniste hanno già scelto Cimbri per la successione alla presidenza. Negli anni della sua guida il gruppo ha letteralmente cambiato faccia. Prima la fusione con Sai, poi il polo bancario intorno a Bper
  • Salute digitale, la sfida post Covid. Un miliardo verso la telemedicina
La pandemia ci ha mostrato la necessità di potenziare l’assistenza domiciliare online e quella del territorio. I ritardi pagati dai malati cronici, di cuore e di cancro. Cosa è previsto nel Pnrr

  • L’Italia non è un Paese per milionari: solo sei ogni 100mila residenti
  • Marcia indietro sul contante: la nuova soglia tradisce il Pnrr