Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Focus sugli assicurativi
Il settore assicurativo europeo si trova all’interno di una solida tendenza rialzista di medio periodo. L’indice Eurostoxx Insurance, dopo aver superato all’inizio del 2022 la solida barriera grafica posta a quota 305 punti, ha compiuto un nuovo balzo in avanti ed è salito fino ad un picco di 331 punti.
Sul sito Internet di Solidarietà Veneto, fondo pensione territoriale nato nel 1990 dall’iniziativa dei lavoratori del settore legno-arredo presenti in regione, compare una massima del pioniere della pianificazione finanziaria George Kinder: «Le persone non hanno obiettivi finanziari, ma obiettivi che richiedono risorse finanziarie per essere soddisfatti». Come declinare questa filosofia in una strategia di previdenza complementare? MF-Milano Finanza ne ha parlato con il direttore generale, Paolo Stefan.
In che direzione andranno i mercati e l’economia nei prossimi mesi? Qual è la view dei principali gestori e analisti? In quali settori potrebbero presentarsi le opportunità, e dove i rischi? E la sostenibilità che ruolo giocherà nel 2022? A queste ed altre domande danno risposta alcuni dei più importanti gestori e professionisti che seguono i mercati finanziari di tutto il mondo, che sono intervenuti durante l’edizione di fine gennaio dell’Investment Week organizzata da Class Cnbc (il canale è visibile sul n°. 507 di Sky, in streaming su milanofinanza.it e sull’App, «Le Tv di Class Editori»), condividendo la loro visione con i lettori di MF-Milano Finanza.
La polizza di Alleanza abbina la gestione separata a fondi a gestione attiva, inglobando coperture e servizi complementari
Allianz, fatturato +5,7%
Allianz, compagnia di servizi assicurativi tedesca, ha fatto sapere di aver registrato un incremento dell’utile operativo annuale del 25% a 13,4 miliardi di euro. Il fatturato è cresciuto del 5,7% a 148,5 miliardi di euro nel 2021. «Nonostante le sfide nel 2021, Allianz ha dimostrato la sua resilienza e adattabilità», ha dichiarato Oliver Baete, amministratore delegato di Allianz.
I bonus edilizi diventano doc. I lavori ammessi agli incentivi, infatti, sono solo quelli realizzati da aziende: 1) con Durc; 2) in regola con gli obblighi sul lavoro; 3) che «applicano» gli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Ai controlli (il Ccnl, tra l’altro, va indicato in fattura) ci penserà una task force: agenzia delle entrate, ispettorato del lavoro, Inps e casse edili. Lo prevede il decreto legge approvato ieri dal consiglio dei ministri.
La casa intelligente sta diventando una realtà anche in Italia, non solo in termini di prodotti e applicazioni, ma di grandezza e maturità crescente del mercato. Lo testimoniano i dati dell’Osservatorio Internet of things della School of management del Politecnico di Milano presentati ieri: il valore di questo settore in Italia è di 650 milioni di euro, +29% rispetto al 2020, ma soprattutto è a un livello superiore di quello di fine 2019, pari a 530 milioni.
- Cessione del credito per 2 volte. Ecco chi potrà utilizzarla
Torna la cessione del credito sul Superbonus 110% e sugli altri bonus edilizi. L’articolo 1 del decreto per il contrasto alle frodi in materia edilizia ripristina la cessione dei crediti tolta dal decreto Sostegni ter che preoccupava imprese e consumatori bloccando il lavoro in molti cantieri. Ma ci sono dei paletti: il credito fiscale potrà essere ceduto al massimo 2 volte (oltre alla cessione del primo richiedente) «solo se a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo» o «società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo». Non solo. Il credito è cedibile «solo per intero, senza facoltà di successiva cessione ad altri soggetti». Le nuove disposizioni si applicano alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal primo maggio 2022. A causa dello stop, banche e istituti finanziari avevano bloccato le loro piattaforme per l’acquisizione dei crediti, Poste e Cdp sono stati i primi a farlo in attesa di un chiarimento. Ieri, appena approvato il decreto, Banco Bpm ha riattivato la piattaforma.
- «Carichi dei tir non idonei. Così l’incendio è ingestibile»
«Capire adesso la dinamica di un rogo così vasto è impossibile, bisognerà fare una perizia sull’Euro-ferry», dice l’ingegnere Paolo Moretti, ad di Rina service, colosso degli enti certificatori. Come può scoppiare un rogo così vasto a bordo? «In passato incendi vasti e incontrollabili, nati nelle stive, sono stati cau-sati dal tipo di carico inidoneo arrivato a bordo. I sistemi di spegnimento sono, infatti, disegnati per roghi di una certa portata. Di certo, sono incidenti eccezionali». I traghetti sono sicuri contro gli incendi? «Sì, hanno rilevatori, telecamere, allarmi e compartimentazioni fisse che si chiudono in modo automatico per evitare la propagazione a bordo. Ci sono impianti di spegni-mento fissi ad acqua, spruzzata anche nelle sti-ve. Poi estintori e mani-chette ogni 15 metri, l’equipaggio è formato per intervenire. I traghetti so-no sottoposti inoltre a certificazioni annuali e ogni tre mesi, in media, da parte nostra, delle autorità di bandiera e di quelle locali nei porti».
- Bonus, crediti cedibili tre volte Carcere per la falsa asseverazione
Il decreto legge destinato a correggere le previsioni del Sostegni ter sullo stop alle cessioni multiple dei crediti fiscali per i bonus edilizi conferma le attese. La norma approvata ieri dal consiglio dei ministri riammette fino a un massimo di tre cessioni per un credito fiscale tra soggetti vigilati ex articolo 106 del Tub, come banche e intermediari, e poi società dei gruppi bancari e assicurazioni. Ma al contempo il decreto ridà ossigeno anche alle società partecipate, come Cdp e Poste, o le utility perché va a incidere sul problema dei sequestri, e cioè l’incognita che teneva al palo l’acquisto dei crediti fiscali. Viene previsto che l’utilizzo dei crediti fiscali possa continuare dopo il dissequestro; dunque questi vengono sospesi per la durata del provvedimento cautelare mentre il periodo dei cinque anni per il recupero riprenderà a decorrere dopo il dissequestro. Questa misura, assieme all’interpretazione del decreto Rilancio ribadita nei giorni scorsi dal ministero dell’Economia, contribuisce a ridare certezze agli operatori. Per chi acquista un credito fiscale, una volta fatti i controlli previsti dalle norme, vale il principio di buona fede per cui i crediti fiscali oggetto di truffa possono essere incassati e non devono essere svalutati.
- Nave Grimaldi a fuoco, intervento dall’Italia Restano 11 dispersi
Grave incidente, nelle prime ore del mattino ieri, su una nave del gruppo Grimaldi, con 11 dispersi. A bordo del traghetto Euroferry Olympia (anno di costruzione 1995) è divampato un incendio mentre l’unità era in navigazione sulla linea Igoumenitsa-Brindisi e si trovava a circa 10 miglia a nord dall’isola di Corfù, trasportando 290 persone (239 passeggeri, fra i quali alcuni bambini, e 51 membri dell’equipaggio), 153 mezzi commerciali e 32 veicoli al seguito di passeggeri. Alle 4,12 ora greca (le 3,12 in Italia) il Comandante della nave ha contattato la Grimaldi e le autorità italiane e greche, informandole dell’incendio, che si sarebbe manifestato al garage numero 3. Poi ha deciso l’abbandono della nave.
- Gli iscritti alla lettera E in cerca d’identità
Uno, nessuno e centomila. Una vera crisi d’intentità è quella vissuta dai collaboratori dei professionisti assicurativi iscritti alla lettera E del Registro unico degli intermediari (Rui). Categoria che opera sotto traccia e sta prendendo consistenza: secondo l’ultima relazione Ivass si contano 186.460 (persone fisiche) più 14.424 società per oltre 200 mila soggetti (l’83% degli iscritti al Rui). Per loro i nuovi obblighi in via di definizione, circa la necessità di presentare ai clienti i preventivi dell’Rc obbligatoria parrebbero poter essere a geometria variabile, a seconda dell’intermediario per cui operano, a conferma delle tante complessità insite nella norma che Ivass è chiamata ad attuare: se si collabora con un agente bisogna assolvere gli obblighi di presentazione di tutti i preventivi delle compagnie di cui è mandatario, se si collabora con un broker no (la categoria non è infatti assoggettata ai nuovi obblighi in quanto si dà per scontato che lavori già nell’interesse del cliente non avendo il mandato da una o più compagnie come gli agenti). C’è poi una terza fattispecie quando si collabora con soggetti di status diversi (agenti e broker o più agenti, dove l’applicazione è ancora più complessa). Lo scrive l’Ulias (Unione Liberi Intermediari di Assicurazione Sezione E) che ha cercato di portare il suo contributo all’Ivass inviando una missiva redatta con i consulenti scientifici Maurizio Hazan, Alessandro Bugli, Rossella Portaro esperti del settore.
- Rc Auto. Nuova pubblica consultazione Ivass per il preventivatore
Già disponibile dallo scorso maggio per gli assicurati, il nuovo preventivatore Ivass mette paura agli intermediari assicurativi che si devono confrontare con questo nuovo competitor che, nel giro di pochi secondi, mette a disposizione dei clienti tutte le offerte assicurative obbligatorie per l’Rc Auto di tutto il mercato. Non solo, ma in futuro dovranno anche mostrare ai clienti che si presentano in agenzia con l’idea di assicurare un’auto, tutti i preventivi attinenti la sola Rc auto obbligatoria di tutte le compagnie di cui hanno il mandato. Un aspetto della trattativa che spaventa la categoria visto che spesso ai clienti vengono inserite in polizza anche le garanzie aggiuntive (quasi di default).
- Rc sanitaria. I broker di Aiba denunciano l’insostenibilità dei requisiti minimi previsti
- Osservatorio Pir A gennaio incassati altri 63,5 milioni
I Pir hanno iniziato l’anno con il piede giusto: a gennaio nelle casse dei gestori dei piani individuali di risparmio sono entrati 63,5 milioni. Una cifra inferiore rispetto ai 94 milioni raccolti a dicembre, ma che comunque conferma ampiamente il trend di crescita del settore, emerso a partire dal maggio del 2021 e da quel momento mai interrotto. L’andamento positivo che ha caratterizzato i mercati finanziari in tutti questi mesi ha sicuramente avuto un ruolo rilevante nell’indirizzare le scelte degli investitori che, attratti in primo luogo dal clima favorevole, in seconda battuta hanno destinato un a parte sempre più consistente del portafoglio verso il segmento più specifico delle aziende medio piccole che operano nel nostro paese.
Pir alternativi. Riforma dei Fia riservati vicina
E’ in arrivo (secondo indiscrezioni entro marzo) la modifica del Regolamento n.30/2015 del Mef sui fondi italiani alternativi riservati che dovrebbe abbassare per gli investitori non professionali la soglia di accesso da 500 mila a 100 mila euro, quota che in ogni caso non dovrà superare il 10% del portafoglio individuale. Secondo un parere del Consiglio di Stato, in linea all’orientamento del Mef, il limite percentuale del 10% dovrebbe riguardare l’intera ricchezza dei risparmiatori. Quindi non solo quella depositata presso un singolo operatore. «La quota potrà essere inserita in portafoglio solo con un servizio di consulenza – spiega l’avvocato Alberto Manfroi partner dello studio Atrigna&Partners – oppure all’interno di un contratto di gestione patrimoniale».
- I costi appesantiscono il ritorno di Fideuram Vita insieme