Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Dopo 11 anni come presidente di Generali Assicurazioni e altri sette come vice Gabriele Galateri di Genola ha annunciato l’intenzione di lasciare l’incarico alla fine del mandato. Un passo indietro «in piena sintonia e unità d’intenti», ha comunicato ieri lo stesso Galateri in apertura del consiglio di amministrazione chiamato a definire la short list del cda in vista dell’assemblea di aprile. Una scelta che era nell’aria e che è motivata dal fatto che, dopo tre mandati nella compagnia, Galateri non aveva più i requisiti di indipendenza in una fase in cui a Trieste si respira voglia di cambiamento, con Consob che spinge sugli indipendenti.
Dopo l’approvazione del decreto sui massimali di spesa relativi ai bonus edilizi da parte del ministero della Transizione Ecologica le forze politiche sono al lavoro per intervenire sull’articolo 28 del decreto Sostegni-ter, aspramente criticato sin dalla sua introduzione. La norma ha previsto il divieto di cessioni plurime dei crediti oltre la prima (effettuata dal beneficiario ovvero dal fornitore che ha operato lo sconto in fattura) determinando un sostanziale blocco del mercato e un clima di incertezza tra gli utenti e tra i player, che allo stato attuale, una volta acquistato il credito potrebbero esclusivamente utilizzarlo in compensazione.
La crisi innescata da lockdown e m isure anti Covid causerà perdite cumulate sull’economia globale pari a 13.800 miliardi di dollari. Sono le stime del Fondo monetario internazionale, riferite dalla direttrice Kristalina Georgieva in un articolo pubblicato in parallelo a un rapporto dell’istituzione di Washington in vista del G20 delle Finanze che si terrà, in modalità ibrida, questa settimana a Jakarta, sotto la presidenza indonesiana.
La Rita non consente il conguaglio fiscale sulle anticipazioni del fondo pensione. A precisarlo, tra l’altro, è l’agenzia delle entrate nella risoluzione n. 9/2022.
Per l’Agenzia delle entrate gli interventi antisismici eseguiti sugli edifici collocati in territori colpiti da eventi sismici sono ammessi alla detrazione del 110% soltanto se riferibili a immobili residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia accertato il nesso causale tra danno e evento calamitoso.
- Generali Ass., Galateri non si ricandida
Il presidente di Generali Assicurazioni, Gabriele Galateri di Genola, lascera’ l’incarico a fine mandato. È quanto ha annunciato lui stesso in un messaggio letto ai consiglieri durante il cda di ieri pomeriggio. «Prima di discutere nel merito la definizione della lista del consiglio ieri pomeriggio, consentitemi una comunicazione di carattere personale: ho fatto i conti e quasi con stupore verso me stesso ho realizzato che sono ben 11 anni che rivesto la carica di presidente di Generali. Si aggiungono oltre sette anni di vicepresidenza» ha spiegato Galateri, definendo l’esperienza nel gruppo «magnifica, centrale nella mia vita». Il presidente ha poi ribadito che Generali è una «società che, nonostante le enormi difficoltà di questi anni, presenta risultati d’eccezione».
- Generali, Galateri lascerà ad aprile: a fine mandato, in piena sintonia
Venti anni a Trieste, sette da vicepresidente tra il 2003 e il 2010, poi altri 11 da presidente dal 2011. Mezza vita professionale passata nel board di Generali, quella di Gabriele Galateri di Genola, 75 anni: «Un’esperienza magnifica, centrale nella mia vita», l’ha definita, che arriva alla fine. Ieri ha annunciato la sua prossima uscita dalla compagnia. Accadrà il 29 aprile, quando i soci voteranno il nuovo consiglio di amministrazione. Generali sta preparando una «lista del cda», che ha dato origine a una delle più aspre battaglie di governance che si ricordino, con tre grandi soci come Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Crt che — sia pure con accenti diversi — forti del loro 16% cumulato si sono opposti alla scelta del board uscente, che sostiene il rinnovo del ceo Philippe Donnet. I tre soci vorrebbero invece un ricambio e un piano industriale più deciso nella crescita del Leone nel confronto con i competitors europei.
- Generali, passo indietro del presidente Galateri Si stringe sui nomi per il cda
Nessuna sostituzione dei tre consiglieri dimissionari; nessun “parere di orientamento” (che pure era atteso), il documento con cui il cda uscente traccia il profilo qualitativo del cda destinato a succedergli e da cui si capirà anche quale sarà la proposta per il numero di membri del consiglio. Alla fine, il consiglio di Generali che si è tenuto ieri si è “limitato” ad approvare la short list (un elenco che contiene una quindicina di nomi) per il prossimo consiglio. Ma non è mancato un piccolo “colpo di scena”, largamente atteso nella sostanza, imprevisto nella tempistica: in apertura dei lavori, il presidente Gabriele Galateri ha annunciato formalmente il suo passo indietro dalla lista del cda uscente. «Uscirò dal Consiglio in piena serenità e unità d’intenti», ha spiegato, dopo 11 anni di presidenza della compagnia e sette di vice presidenza. Troppi, per mantenere i requisiti di indipendenza, considerati ormai una “best practice” a livello internazionale e chiesti anche dal Codice di Autodisciplina, espressamente richiamati da Galateri «come fatto preclusivo alla mia permanenza nella carica di presidente». Galateri (che dal 2003 al 2007 è stato anche presidente di Mediobanca) ha sottolineato che resterà fino alla fine del mandato e poi ha aggiunto: «Voglio comunque esprimere rammarico per le tensioni nel corpo sociale degli ultimi tempi, che Generali certo non si merita » auspicando un «recupero di clima di serenità e collaborazione».
- Generali, Galateri fuori dal cda Il consiglio vota una prima lista
- In pensione a 64 anni con il ponte di Quota 102
Per avere un quadro più attendibile della riforma delle pensioni occorrerà attendere la prossima settimana quando, con tutta probabilità, ci sarà la prima verifica politica tra il governo e i leader sindacali sullo stato dell’arte del confronto in corso. Eventuali nuovi requisiti di pensionamento non sono stati ancora messi sul tavolo dell’esecutivo. Che però ha già manifestato la disponibilità a valutare alcuni ritocchi per irrobustire la copertura previdenziale di giovani e donne, una nuova fase di silenzio-assenso per la destinazione del Tfr ai fondi pensione. E, soprattutto, a rendere più flessibile la legge Fornero sul versante dei pensionamenti anticipati, a condizione che i correttivi rimangano nel solco del metodo contributivo, con il ricalcolo dell’assegno per chi si trova nel sistema misto. Una flessibilità in uscita che si potrebbe raccordare a Quota 102, prevista dal governo Draghi solo per quest’anno, con una sorta di ponte su cui si muoverebbe la soglia anagrafica dei 64 anni (in un mix fino a dicembre con la maturazione di almeno 38 anni di versamenti), alla quale guardano da tempo i tecnici del Mef.
- I compensi dei dirigenti assicurativi dovranno integrare il rischio climatico