di Marco Capponi
Gli investitori italiani restano ottimisti sull’andamento dei mercati azionari, ma le incertezze dell’ultimo periodo li spingono a rimodulare in parte il proprio portafoglio, per aggiungere elementi di diversificazione e mitigazione del rischio. L’evidenza emerge dall’Ubs Investor Sentiment per il primo trimestre del 2022, sondaggio condotto dal colosso bancario elvetico su un panel di investitori globali. In generale, il 72% degli investitori italiani (dato quasi invariato dal 74% dei tre mesi precedenti) si dice fiducioso sulle prospettive dell’azionario nei primi sei mesi dell’anno, anche se il 45% non esclude una possibile flessione. La preferenza per l’asset class azionaria resta comunque solida: più di un investitore su due (52%) dichiara di voler aumentare la sua allocazione in equity. Al contempo aumenta la propensione a tutelarsi: il 46% del campione vuole aggiungere al portafoglio una componente di investimenti in metalli preziosi, e il 43% ha affermato di voler inserire un qualche tipo di copertura.
Infine, per affrontare una possibile contrazione dei listini quasi due intervistati su tre (63%) hanno dichiarato di possedere una componente di liquidità che supera il 10% del portafoglio totale. Tra questi, il 43% è preoccupato per il possibile impatto dell’inflazione sul valore dei contanti, mentre il 42% sta solo aspettando l’occasione più propizia per investire il proprio denaro. (riproduzione riservata)
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