di Marco Capponi
Banca Mediolanum festeggia i 40 anni di storia con il miglior risultato di sempre. Nel 2021 l’istituto guidato dall’amministratore delegato, Massimo Doris, che ha dedicato «un pensiero speciale al padre Ennio, sicuramente fiero del bilancio record appena archiviato», ha messo a segno un utile netto di 713,1 milioni di euro, in crescita del 64% rispetto al 2020. Un risultato che ha permesso al cda di approvare un dividendo per l’esercizio di 0,58 euro per azione, per un totale di 427 milioni. Oltre a ciò, l’istituto erogherà a marzo un bonus straordinario di 2.000 euro per ciascun dipendente e family banker, in Italia e all’estero. A contribuire all’utile c’è stata la performance di tutte le linee di business, che hanno permesso al margine operativo di raggiungere 502,6 milioni (+29%). Oltre al positivo effetto di mercato un contributo decisivo è stato quello della raccolta: quella netta totale è stata positiva per 9,18 miliardi (+19%), col solo gestito che ha portato afflussi in aumento del 62% a 6,7 miliardi. Nel complesso i risultati commerciali, comprensivi anche del ramo polizze e dell’erogazione crediti, hanno raggiunto nei 12 mesi quota 13,2 miliardi, con un incremento annuo del 21%. Numeri che potrebbero ripetersi anche nel 2022: a gennaio infatti il gruppo ha messo a segno risultati commerciali positivi per 812 milioni, con una raccolta netta a 567 milioni e il solo asset management che ha evidenziato 411 milioni. La raccolta netta nel corso dell’anno ha contribuito a portare le commissioni ricorrenti a 1,5 miliardi (+19% sul 2020), mentre il margine da interessi è stato di 270,2 milioni, sostenuto dalle erogazioni alla clientela e dal minore costo su base annua della raccolta retail. Guardando alle masse gestite e amministrate, quelle di Banca Mediolanum a fine dicembre erano pari a 108,4 miliardi (+16% annuo): un combinato di afflussi netti ed effetto mercato.
In aumento, +18%, anche gli impieghi alla clientela retail, che hanno raggiunto quota 14,4 miliardi, mentre l’incidenza dei crediti deteriorati si è attestata allo 0,74%. Alla luce di tutti questi dati il Cet1 Ratio, indice di solidità bancaria, è stato del 20,9%, livello che tiene conto anche della distribuzione delle cedole. «Non potevamo celebrare in modo migliore il quarantesimo anno di storia», ha ricordato Doris, dicendosi «estremamente soddisfatto dei risultati, a cominciare da patrimonio amministrato e utile». (riproduzione riservata)
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