L’immobiliare si conferma un settore di investimento centrale per gli italiani. E se da un lato la proprietà batte l’affitto 86% a 14% nel mindset generale, dall’altro per oltre un connazionale su tre (35%) è importante che anche i giovani che lasciano l’abitazione di famiglia per rendersi autonomi provino a investire, fin da subito, nell’acquisto della casa, considerandolo il loro obiettivo prioritario.
Il dato emerge da un’indagine realizzata dall’Osservatorio Sara Assicurazioni ed evidenzia, tra le altre cose, come la rinnovata centralità della casa, con la diffusa presenza dell’home working, si stia sempre più affermando anche nell’orizzonte delle nuove generazioni.
Numeri alla mano, il 50% degli italiani – giovani e meno – sentirebbe più sua l’abitazione con l’acquisto, trattandosi anche di un investimento duraturo (49%). Questa potrebbe un giorno essere rivenduta (21%) e, sul lungo periodo, diventare magari un lascito per i figli (35%).
La minoranza di coloro che, invece, guarda all’affitto, dichiara di prediligere questa formula soprattutto perché implica un minor carico di responsabilità (46%), ad esempio in caso di guasti e spese per imprevisti. Insieme a questo, conta il fatto che non occorra un capitale iniziale elevato (30%).
La passione per il mattone resta alta nonostante qualche preoccupazione legata ai mutui (41%) e all’indebitamento sul lungo periodo e ai prezzi del mattone (25%).
Quindi, la casa non viene considerata solo come un acquisto, ma anche come un bene da curare e su cui investire ulteriormente: attraverso una manutenzione costante (65%), investimenti in sicurezza (25%) ma anche una polizza assicurativa (32%).
In questo caso, le due garanzie cui si pensa di più, nell’ottica di proteggere il proprio bene, sono le coperture per danni e incidenti domestici (50%) e quelle contro furto e rapina (42%). Considerati gli effetti di eventi naturali e cambiamenti climatici, c’è anche un 31% che dichiara che si sentirebbe più sicuro con delle tutele contro fenomeni come alluvioni e terremoti.