I rappresentanti di Delfin e della Fondazione Crt si sono confrontati su temi di interesse comune relativi alle Assicurazioni Generali, anche alla luce della più recente evoluzione del quadro di riferimento. Delfin e Fondazione Crt hanno riaffermato la correttezza e perdurante validità della scelta di unirsi in un patto di consultazione. Lo si legge in una nota congiunta della società che fa capo a Leonardo Del Vecchio e della fondazione di origine bancaria, dopo che nelle scorse settimane erano circolate indiscrezioni su uno scioglimento patto di consultazione in seguito all’uscita di Francesco Gaetano Caltagirone.

«La finalità di tale patto», si legge, «era e resta quella di creare una cornice giuridica adeguata e trasparente, nella quale potersi confrontare su temi di rilevanza strategica per la compagnia, e poter così apportare, attraverso un dialogo aperto, costruttivo e leale con gli organi sociali e con gli altri azionisti, la visione propria di soci di lungo termine, che hanno investito ingenti risorse nel capitale della compagnia, sempre garantendole il proprio supporto anche nei periodi meno favorevoli».

Al contrario, «il patto di consultazione», continua la nota, «non ha mai avuto per oggetto l’esercizio concertato del diritto di voto e neppure gli aderenti hanno con esso mai assunto, o inteso assumere, impegni o vincoli relativi all’esercizio del diritto di voto e degli altri loro diritti sociali».

In Assicurazioni Generali, come in altre importanti realtà imprenditoriali e finanziarie cui partecipano, Delfin e Fondazione Crt sono azionisti stabili orientati al lungo periodo. Come tali, «rimangono fermamente convinti», chiude la nota, «che solo un dialogo aperto e costruttivo, saldamente ancorato alla considerazione dell’interesse sociale, al rispetto delle norme e dei diritti dei soci e ai normali modelli di relazione e di engagement che dovrebbero contraddistinguere soprattutto una società di rilevanza strategica per il Paese come le Assicurazioni Generali, possa consentire alla compagnia di perseguire un percorso di crescita sostenibile, per superare le criticità» e preservarne l’autonomia.
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