di Marco Capponi
Il 2021 delle reti di consulenza non poteva che chiudersi con il degno coronamento dei 12 mesi: l’ennesimo record. Le consociate in Assoreti, secondo i dati diffusi ieri dall’associazione di categoria, hanno messo a segno a dicembre il miglior risultato mensile di sempre: 6,8 miliardi di euro raccolti, che hanno spinto il totale del 2021 a 57,3 miliardi, in crescita annua del 32%. Anche in questo caso un massimo storico. Confermata la predominanza del risparmio gestito. La raccolta di dicembre in fondi comuni, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e previdenziali ha raggiunto i 5,3 miliardi, pari al 78,9% delle risorse nette del periodo. Il dato ha portato così il complessivo dei 12 mesi al record di tutti i tempi: 42,9 miliardi, con un incremento anno su anno del 77,3%. Solo a dicembre i fondi comuni hanno portato 2,1 miliardi di afflussi, facendo sì che il bilancio annuale arrivasse a 16,5 miliardi complessivi: quasi un raddoppio (+92,4%) su base annua. Di questi, 15,5 miliardi sono stati destinati alle gestioni collettive di diritto estero, e 1,5 ai fondi di investimento alternativi chiusi destinati all’economia reale. Le gestioni patrimoniali individuali hanno portato nel mese 1,3 miliardi, per un totale di 8,1 nell’intero 2021. Positivo, infine, e pari a 1,9 miliardi, il contributo dei prodotti assicurativi e previdenziali, che nei 12 mesi hanno registrato afflussi per 18,3 miliardi, con un contributo sostanziale delle unit-linked (10,1) e delle polizze multiramo (6,8). I risultati mensili realizzati dalle reti nell’ambito del risparmio gestito hanno, in definitiva, contribuito al sistema dei fondi aperti (si veda il grafico) per 4 miliardi, il 69,1% dei volumi totali (5,8 miliardi) dell’industria, censiti di recente da Assogestioni. Da inizio anno l’apporto delle reti è stato di 39 miliardi, rappresentativo di oltre il 60% dell’intero sistema dei fondi (64,8).
Lato risparmio amministrato, nel mese il suo contributo è stato positivo per 1,4 miliardi, con deflussi da 402 milioni sui titoli e risorse nette confluite su conti correnti e depositi positive per 1,8 miliardi. Nei 12 mesi la liquidità si è mantenuta in linea ai livelli del 2020, poco sopra i 12 miliardi. I titoli invece hanno mostrato un forte contrazione, passando da 6,7 a 2,3 miliardi, per via soprattutto dei deflussi in obbligazionario, titoli di Stato e certificati.
A livello di singole società di gestione al primo posto da inizio anno si è confermato il gruppo Fideuram, comprensivo di Fideuram, Ispb, IwBank e Sanpaolo Invest, che nei 12 mesi ha raccolto 16,1 miliardi, 11,2 dei quali attribuibili al gestito. Segue Fineco: sui quasi 10 miliardi complessivi fondi, gestioni e polizze ne rappresentano 7,1. Chiude il podio Banca Mediolanum, con l’asset management che ha raccolto 5,9 dei 7,8 miliardi totali. «Concludiamo un anno straordinario», ha commentato Paolo Molesini, presidente di Assoreti, «che risultati record che raccontano di un percorso di crescita che i consulenti hanno condiviso con le famiglie italiane». Un percorso, ha aggiunto, «che ha generato valore e soprattutto ottimismo, alimentando la fiducia che i risparmiatori italiani hanno riposto nella consulenza finanziaria e che le nostre associate hanno saputo valorizzare». (riproduzione riservata)
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