di Andrea Boeris
A livello globale, nel 2021 cambiamenti climatici e catastrofi naturali hanno avuto un impatto negativo per 343 miliardi di dollari. Il dato emerge dall’ultimo studio di Aon, gruppo attivo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, che ha pubblicato il report 2021 «Weather, Climate and Catastrophe Insight». La ricerca valuta quanto le perdite da catastrofi naturali siano coperte a livello globale. Secondo il report, dei 343 miliardi di dollari di perdite economiche nel 2021, 329 miliardi di dollari sono attribuibili a eventi meteorologici e climatici. Il 2021 si attesta come il terzo anno più costoso di sempre, tenendo conto anche dell’inflazione. Rispetto al 2020 le perdite sono aumentate, ma il numero di eventi catastrofici degni di nota è leggermente diminuito, «dimostrando l’aumento del costo e della gravità» degli avvenimenti. Delle perdite registrate nel 2021, però, solo il 38% è risultato essere coperto da un’assicurazione. Nonostante un aumento delle perdite complessive rispetto al 2020, il gap esistente a livello di copertura assicurativa dal rischio di perdite economiche nelle aziende è comunque diminuito dal 63% al 62%. Tra i dati del report spicca un totale di 401 eventi disastrosi nel 2021, meno dei 416 del 2020, ma in 50 di questi casi si sono avute perdite economiche per miliardi di dollari. Le inondazioni europee a luglio sono state il disastro più costoso in Europa, con 46 miliardi di dollari di danni. «C’è sia un gap a livello di copertura assicurativa, che di innovazione quando si tratta di rischio climatico», ha spiegato Eric Andersen, presidente di Aon. «Con l’aumento della gravità degli eventi catastrofici», aggiunge, «il modo in cui valutiamo e ci prepariamo a questi rischi non può dipendere solo dai dati storici. Dobbiamo guardare a tecnologie come l’intelligenza artificiale e i modelli predittivi». (riproduzione riservata)
Il report può essere scaricato qui.
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