di Paola Valentini
Doppio record nell’anno della pandemia per la raccolta netta delle reti di consulenti finanziari. Il 2020 si è chiuso con la migliore performance mensile di sempre e con un nuovo massimo storico annuale. Risultati ottenuti grazie alla spinta di fondi e gestioni, mentre la liquidità è in calo. A dicembre i dati rilevati da Assoreti evidenziano flussi positivi per 5,68 miliardi di euro, +37% su base annua, sostenuti da investimenti netti effettuati sui prodotti del risparmio gestito (5,82 miliardi, +36,9%). Il bilancio del 2020 è quindi positivo per 43,36 miliardi (+24,1%) con volumi di raccolta realizzati su fondi comuni, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali a 24,21 miliardi (+19,4%) e con una forte spinta dell’investimento netto in strumenti finanziari amministrati che è quasi quadruplicato a 6,71 miliardi, mentre la liquidità netta (12,43 miliardi) confluita su conti correnti e depositi ha segnato una flessione del 4% anche grazie all’azione di consulenza delle reti che hanno dirottato verso investimenti finanziari parte dei risparmi parcheggiati sui conti. «I risultati raggiunti sono frutto di un percorso intrapreso da tempo e che ha visto oggi le reti di consulenza finanziaria offrire agli investitori una relazione professionale di fiducia in grado di gestirne l’emotività dettata dal periodo» ha spiegato il presidente di Assoreti, Paolo Molesini. «La maggiore capacità tecnica e tecnologica, inoltre, ha garantito un rapporto informativo e dispositivo da remoto, restando sempre al fianco del cliente». Peraltro le reti hanno realizzato il 73,2% della raccolta annuale (31,7 miliardi) in piena pandemia: da aprile a dicembre il 76% degli investimenti netti ha coinvolto i prodotti del risparmio gestito mentre solo il 10,4% è mantenuto come liquidità su conti correnti e depositi. «Un risultato ancor più ambizioso raggiunto dalle reti, conseguenza diretta del rapporto fiduciario con i risparmiatori e della qualità della consulenza erogata, è stato il cambio di passo nella concezione della finanza», rileva il banchiere. «Oggi gli italiani richiedono un ruolo sempre maggiore della consulenza nel rilancio del Paese e la considerano un bene sociale per tutti», ha aggiunto. Un trend che si traduce nell’aumento di 145 mila famiglie che si sono affidate ai consulenti finanziari per gestire i risparmi, raggiungendo quota 4,63 milioni di persone pur in un anno complesso come il 2020. «La consulenza ha fatto un ulteriore passo avanti, dimostrando che la protezione non si ottiene tenendo fermo il denaro bensì pianificando gli investimenti e definendo obiettivi di medio lungo termine», ha detto ancora Molesini. Guardando ai dati per società, il gruppo Fideuram si colloca al primo posto da inizio anno per raccolta netta totale con 12,02 miliardi, e per raccolta in risparmio gestito, con 5,93 miliardi. Al secondo posto Fineco, con flussi per 7,98 miliardi di cui 4,04 miliardi nel gestito. Sul podio anche il gruppo Mediolanum con 6,42 miliardi (2,98 miliardi nel gestito), poi Banca Generali con 5,86 miliardi (3,38 miliardi nel gestito), Allianz Bank con 3,95 miliardi (3,09 miliardi nel gestito), il doppio della sesta classificata, Azimut, con 1,97 miliardi (1,49 miliardi nel gestito). (riproduzione riservata)
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