Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2020 sono state 45.023, 16.287 in meno rispetto al 2019 (-26,6%).

A parte gli incrementi di febbraio (+17%) e agosto (+1%), a influenzare la flessione è stato
soprattutto il numero di denunce presentate ad aprile (-87%), maggio (-69%) e marzo (-40%). Seguono i mesi di giugno (-29%), novembre (-22%), luglio (-18%), ottobre (-16%) e dicembre (-14%), mentre settembre, al pari di gennaio, ha presentato un calo superiore al 5%.

Tra gennaio e dicembre si sono rilevate diminuzioni delle denunce nell’Industria e servizi (-25,0%, da 49.378 a 37.052 casi), in Agricoltura (-33,6%, da 11.294 a 7.504) e nel conto Stato (-26,8%, da 638 a 467). Dall’analisi territoriale emergono cali delle patologie denunciate in tutte le aree del Paese: -40,7% nel Nord-Ovest, -29,0% nel Nord-Est, -19,6% al Centro, -29,0% al Sud e -23,2% nelle Isole.

In ottica di genere emerge una flessione di 11.705 denunce di malattia professionale per i
lavoratori, da 44.656 a 32.951 (-26,2%), e di 4.582 per le lavoratrici, da 16.654 a 12.072 (-27,5%). Il decremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (passate da 56.993 a 41.882, pari a un calo del 26,5%), sia quelle di comunitari (da 1.452 a 1.052, -27,5%) ed extracomunitari (da 2.865 a 2.089, -27,1%).

Le prime cinque malattie professionali denunciate tra gennaio e dicembre del 2020 continuano a essere le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (28.164 casi), del sistema nervoso (5.060), dell’orecchio (2.919), del sistema respiratorio (1.808) e dei tumori (1.584). Tutte registrano diminuzioni nei periodi in esame.

Fonte: DATI INAIL