L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha pubblicato il suo Consumer Trends Report con una heat-map dei rischi che fornisce un’istantanea dell’impatto della crisi COVID-19 sul settore assicurativo e pensionistico dal punto di vista della protezione dei consumatori al 30 giugno 2020.
Nonostante le preoccupazioni iniziali, gli assicuratori e i fondi pensione hanno mantenuto la continuità degli affari. L’acquisto di prodotti, la presentazione di sinistri e lamentele o la ricerca di informazioni sono continuati in linea di massima come al solito, anche se in forme nuove a causa dell’accelerazione delle tendenze alla digitalizzazione. Quando i consumatori si sono trovati a violare gli obblighi contrattuali a causa dei cambiamenti forzati nelle abitudini e nei comportamenti, gli assicuratori hanno mostrato pazienza.
Mentre la piena portata degli effetti del COVID-19 sulle tendenze dei consumatori deve ancora essere rivelata, l’EIOPA ha individuato una serie di questioni chiave che emergono da questa fase iniziale di crisi.
Le preoccupazioni esistenti in relazione ai prodotti unit-linked si sono intensificate. I problemi strutturali legati alle caratteristiche di alcuni di questi prodotti, come i costi elevati e complessi, o i profili di rischio insoliti o complessi, possono essere esposti a riscatti anticipati quando i consumatori si trovano ad affrontare esigenze di liquidità impreviste. I rendimenti più bassi attesi e la volatilità del mercato possono anche intensificare ulteriormente questi problemi.
Gli approcci alle esclusioni variano a seconda dei mercati, dei prodotti e delle imprese. In alcuni mercati, gli assicuratori hanno sistematicamente escluso le pandemie dai loro contratti, mentre in altri il consumatore deve affrontare l’incertezza sulla copertura dei diversi prodotti. La crisi ha evidenziato una mancanza di chiarezza nei termini e nelle condizioni, e la complessità o ambiguità dei contratti. In alcuni casi sono stati necessari interventi del tribunale. Molti assicuratori non sono stati proattivi nel comunicare in modo chiaro e tempestivo su questo tema.
Sono emersi problemi per i prodotti di assicurazione viaggi, sia in relazione alle esclusioni che ai cambiamenti del profilo di rischio per il quale i prodotti sono stati venduti, così come la mancanza di misure correttive per affrontare il conseguente danno al consumatore. Tuttavia, molti assicuratori di viaggi hanno anche adottato misure di buona volontà ed esteso la copertura in particolare ai consumatori bloccati all’estero.
Per alcuni prodotti il profilo di rischio coperto è diminuito materialmente, sollevando dubbi sulla loro capacità di soddisfare le esigenze del mercato di riferimento, ma le iniziative per affrontare tali cambiamenti nel profilo di rischio non sono state molto diffuse.
Il COVID-19 ha avuto ripercussioni anche sul settore pensionistico. In particolare, sono emersi casi di minori contributi pensionistici laddove i risparmiatori non erano in grado di continuare a versare contributi, ad esempio a causa della contrazione dell’attività o a causa della disoccupazione. Ulteriori rischi nella fase di decumulo possono cristallizzarsi, con la conseguenza di possibili futuri tagli delle prestazioni.
Per alleviare l’impatto dell’epidemia COVID-19 sui settori assicurativi e pensionistici, garantendo al contempo un trattamento equo dei consumatori, le autorità nazionali di vigilanza e i settori assicurativi e pensionistici hanno adottato misure specifiche. Mentre la crisi continua a svilupparsi con potenziali impatti sulla redditività, ci si può aspettare che i rischi di condotta continuino a cristallizzarsi ed emergere. È quindi di grande importanza che le preoccupazioni riguardanti l’esclusione finanziaria, la chiarezza dei contratti e i prodotti unit-linked siano adeguatamente affrontate e mitigate.