La decisione assunta a fine ottobre 2019 dal cda di Cattolica di revocare le deleghe all’ex amministratore delegato Alberto Minali, rappresenta soltanto l’ultimo atto di un percorso che era stato avviato due mesi prima, in settembre. È quanto ha ricostruito la Consob al termine di un’ispezione svolta presso la compagnia veronese. La Commissione ha così contestato a Cattolica la violazione dell’articolo 17 (obblighi di comunicazione di informazioni privilegiate) del Regolamento Ue 596/2014. Inoltre nell’«elenco occasionale» delle persone a conoscenza della revoca mancherebbero i consiglieri che hanno poi sfiduciato l’ex amministratore delegato. Per la prima violazione Cattolica rischia una multa da 5 mila euro fino a 2,5 milioni. Per la mancata iscrizione nell’elenco dei consiglieri la sanzione va invece da 5 mila euro fino a 1 milione di euro.

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