di Riccardo Fioramonti
Vittoria Assicurazioni nel 2019 ha conseguito un utile civilistico di 74,4 milioni (in crescita rispetto al risultato 2018 se non si considerano gli effetti straordinari derivanti dalla vendita della partecipazione Camfin che hanno influenzato il precedente esercizio), nonostante l’anno sia stato caratterizzato da una maggior incidenza dei sinistri gravi e derivanti da fenomeni atmosferici rispetto allo scorso esercizio. «Tutti i target indicati nel piano 2017-2019 sono stati pienamente raggiunti», dice una nota della compagnia. I premi danni (lavoro diretto) aumentano del 2,1% e i premi vita (lavoro diretto) del 9,4%. Il rapporto sinistri a premi2 rami danni (lavoro conservato) è pari al 65,1% (67,6% nel 2018) e il combined ratio3 al 89,7% (92,5% nel 2018). Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ammontava a 569,2 milioni. Nel frattempo è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Vittoria Capital in Vittoria Assicurazioni. I principali effetti sono stati l’elisione del finanziamento fruttifero infragruppo pari a 300 milioni di euro e della rispettiva quota interessi e la riduzione del patrimonio netto di Vittoria Assicurazioni al 1° gennaio 2019 che passa da 810,3 a 514,3 milioni. Il Solvency II Ratio si attesta al 191,5% (formula standard e utilizzo di Undertakings Specific Parameters). (riproduzione riservata)
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