La dichiarazione confessoria, contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro (cosiddetto C.I.D.), resa dal responsabile del danno proprietario del veicolo assicurato e litisconsorte necessario
- non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del solo confitente
- ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice
dovendo trovare applicazione la norma di cui all’art. 2733 c.c., comma 3, secondo la quale, in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti è, per l’appunto, liberamente apprezzata dal giudice.
Cassazione civile sez. III, sentenza del 14/10/2019 n. 25770