Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Il private equity Usa Apollo è pronto a cercare pretendenti per le compagnie che controlla in Italia: Amissima Assicurazioni e Amissima Vita. L’avvio della gara, come comunicato alla rete dall’ad Alessandro Santoliquido nel corso della convention degli agenti tenutasi ieri a Roma, è prevista per fine mese ma manifestazioni d’interesse informali, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, sono già state recapitate al fondo. Sul tavolo ci sono le due compagnie che Apollo ha rilevato nel 2015 dal gruppo Carige, ossia Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova, con un esborso di 310 milioni.
Nel primo intervento pubblico da membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea Fabio Panetta si è soffermato soprattutto sul futuro dell’Unione monetaria. L’occasione è stata la premiazione come Alumnus Luiss 2019 ieri a Roma. Rispondendo alle domande degli studenti Panetta ha osservato che l’integrazione nell’area euro «si sta facendo a tratti. La parte iniziale dell’Unione monetaria si è caratterizzata per una fase di crescita e tassi bassi e ci siamo un po’ illusi che tutto potesse funzionare bene. La crisi ci ha rimessi di fronte alla possibilità di shock asimmetrici, ha determinato molte tensioni e ha riavviato il processo istituzionale per il completamento dell’Unione monetaria».
L’ex direttore generale della Banca d’Italia ha poi rilevato che «purtroppo spesso i passi in avanti si fanno dopo una crisi. Un progetto di unificazione monetaria richiede un tempo molto lungo. Credo che la nuova Commissione Ue abbia una nuova spinta europeista, superiore a quella precedente che forse era un po’ stanca».
Quixa, la compagnia digitale del gruppo assicurativo Axa Italia ha creato Quixa smart, la nuova linea di soluzioni con servizi innovativi di protezione per la salute, la casa e la sicurezza digitale. Polizze direttamente acquistabili da smartphone, con il pagamento del premio ogni mese, la possibilità di disdire in ogni momento e il primo mese offerto da Quixa. In particolare Quixa smart salute, a 8 euro al mese, protegge i membri della famiglia e prevede prestazioni innovative come la telemedicina per mettersi in contatto con un medico o un pediatra anche in videochiamata.
E’ braccio di ferro di pareri legali nella guerra sulla governance di Cattolica Assicurazioni. Nei giorni scorsi il cda ha ricevuto le indicazioni del professor Piergaetano Marchetti secondo il quale il consiglio «ha il potere dovere di impugnare, ove ne ricorrano i presupposti, la delibera che accogliesse la proposta» di modifica dello statuto.
- Zurich supera il piano e alza la cedola
Zurich Insurance batte i risultati del piano industriale 2017-2019, chiude il bilancio in netta crescita e propone una cedola in aumento a 20 franchi per azione, contro i 19 franchi di un anno fa. Nel 2019 il gruppo elvetico guidato da Mario Greco ha registrato un utile netto di 4,15 miliardi di dollari, il livello più alto toccato dal 2010. Il risultato operativo è risultato in progresso del 16%, a 5,3 miliardi. Le rimesse di cassa nette sono state pari a 10,9 miliardi di dollari, rispetto all’obiettivo di 9,5 miliardi indicato nel piano mentre i costi complessivi si sono ridotti di 1,56 miliardi, anche questi oltre il target indicato al mercato. «I risultati confermano che abbiamo realizzato con successo i nostri piani negli ultimi tre anni. È stato un viaggio straordinario, durante il quale abbiamo notevolmente rafforzato il business, organicamente e attraverso operazioni, ridotto la volatilità e migliorato i servizi alla clientela», ha dichiarato ieri Greco commentando i numeri del bilancio, aggiungendo che «questo si riflette anche in un’ulteriore proposta di aumento del nostro dividendo a 20 franchi per azione, il terzo aumento consecutivo».
- Generali e Alleanza si riorganizzano
Al via un nuovo assetto nella distribuzione di Generali Italia e di Alleanza Assicurazioni. Stefano Gentili, già a capo della rete di Generali Italia e artefice dell’unificazione del mandato e della storica sigla del nuovo contratto unico, firmato a luglio 2019, è stato nominato senior advisor del country manager & ceo Generali Italia e Global Business, Marco Sesana. Marco Oddone è stato poi nominato nuovo chief marketing e distribution officer. In Alleanza Assicurazioni è stata poi istituita una nuova struttura distribution, affidata a Ezio Peroni. Mentre la struttura marketing della compagnia guidata da Davide Passero è stata affidata a Claudia Ghinfanti. «Con i nuovi ruoli valorizziamo le nostre migliori competenze nella squadra della distribuzione», ha dichiarato Sesana. «Il nostro obiettivo è accrescere la nostra capacità di fornire consulenza di valore, pilastro della strategia Partner di Vita. Dopo la firma del mandato unico con i gruppi agenti di Generali e la trasformazione digitale della rete Alleanza, vogliamo continuare ad accrescere la nostra leadership con una sempre maggiore attenzione all’evoluzione dei modelli distributivi».
Semaforo verde, da parte di due accademici esperti di corporate governance, alle modifiche allo statuto di Cattolica assicurazioni proposte dai soci Francesco Brioschi, Massimiliano Cagliero, Giuseppe Lovati Cottini, Credit Network & Finance e SH64. Si tratta di un parere pro veritate che attesta la piena legittimità delle Regole di buon governo e della relativa delibera che potrà essere assunta dalla prossima assemblea dei soci. Il parere è stato redatto da Niccolò Abriani, ordinario di diritto commerciale all’università di Firenze, e da Marco Lamandini, ordinario di diritto commerciale nell’ateneo di Bologna.
Professionisti sanitari tutelati contro le aggressioni anche fuori dalle strutture. La garanzia varrà nel tragitto casa-lavoro e in quello necessario allo svolgimento di una visita privata. Della protezione godranno anche gli operatori sociali delle amministrazioni locali con mansioni socio-sanitarie. Sono solo alcune delle novità contenute negli emendamenti al ddl «Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni», approvati in commissione affari sociali e giustizia della camera (relatori Angela Ianaro del M5s e Michele Bordo del Pd). Il testo, approvato dal senato lo scorso 25 settembre, ha terminato ieri il suo iter in commissione ed è atteso in aula a Montecitorio il prossimo 21 febbraio.
- Generali Italia
Stefano Gentili è stato nominato senior advisor, mentre la guida della rete è stata affidata a Marco Oddone, nuovo chief marketing & distribution officer.
- Zurich supera i target e alza il dividendo
Zurich ha alzato il dividendo grazie all’aumento dei profitti nel 2019. L’utile netto è salito del 12% su base annua a 4,15 miliardi di dollari (3,82 mld euro) e l’utile operativo è migliorato del 16% a 5,3 mld (4,88 mld euro), favorito dal +38% della divisione Property and casualty. Il premio annuale vita, conosciuto come Ape, è sceso del 7%. Si tratta di un parametro utilizzato per misurare la crescita aziendale, sommando il valore dei pagamenti relativi a nuove polizze premium regolari e il 10% del valore dei pagamenti effettuati una tantum a premio unico. La compagnia elvetica ha annunciato di avere superato tutti gli obiettivi fissati per il periodo 2017-2019. Il dividendo proposto ammonta a 20 franchi svizzeri (18,8 euro) ad azione rispetto ai 19 franchi dello scorso esercizio. «Abbiamo portato a termine i nostri piani con successo negli ultimi tre anni», ha dichiarato l’amministratore delegato Mario Greco. «L’azienda è sulla buona strada per realizzare gli obiettivi previsti per i prossimi tre anni». In borsa il titolo Zurich ha guadagnato l’1,78% a 428,80 franchi
- “Il treno è deragliato per lo scambio difettoso” Allarme in tutta Europa
Punta in alto l’inchiesta sul deragliamento del Frecciarossa a Ospedaletto Lodigiano, l’incidente che uccise i macchinisti Mario Dicuonzo e Giuseppe Cicciù e ferì una trentina di passeggeri e personale di servizio. Arriva fino a Michele Viale, amministratore delegato di Alstom Ferroviaria SpA, la ditta produttrice dell’attuatore che avrebbe innescato il disastro per un difetto di fabbricazione. È indagato anche lui, come i cinque operai manutentori di Rfi, per il disastro colposo e i morti e i feriti, e sarà chiamato a nominare dei consulenti di parte per le nuove perizie che la Procura di Lodi dovrebbe disporre sui binari alla fine della prossima settimana. Non c’era un dispositivo difettoso da cambiare, ma sostituirlo era un’operazione di normale manutenzione decisa da Rfi, la prima dal 2008, quando è partita l’alta velocità in quel tratto; qualche giorno prima era stato rilevato un non perfetto allineamento del binario; ma ad avere un guasto è stato il pezzo di ricambio, l’attuatore prodotto da Alstom che serviva a muovere il deviatoio. Un fatto che da solo però non spiega tutto. «C’è stato anche un errore umano», ha aggiunto D’Onofrio. L’omesso controllo sul fissaggio del pezzo. Un guasto che però è stato sufficiente a far diramare un safety alert, ovvero una comunicazione a livello internazionale rivolta a tutte le autorità nazionali della sicurezza ferroviaria in Europa del problema che c’è stato su quel pezzo.
- Zurich, profitti saliti del 12 per cento Dividendo più ricco
Zurich ha segnato nel 2019 un aumento del 16% dell’utile operativo a 5,3 miliardi di dollari e un utile netto in crescita del 12% a 4,14 miliardi. Tutti i target del piano 2017-2019 sono stati superati, ha sottolineato il gruppo in una nota. Nell’assicurazione danni il risultato operativo è salito del 38% a 2,88 miliardi di dollari e i premi sono aumentati del 2% a 34,2 miliardi. Il combined ratio è migliorato al 96,4% dal 97,8%. Nel vita, invece, l’utile operativo è risultato in flessione del 4% a 1,48 miliardi, con premi stabili a 33,5 miliardi. L’amministratore delegato, Mario Greco, ha affermato che «i risultati confermano che abbiamo realizzato con successo i nostri piani. Questo si riflette anche in un’ulteriore proposta di aumento del dividendo a 20 franchi per azione, il terzo consecutivo».
- Scivola per 600 metri, muore scialpinista americana
Una scialpinista americana ha perso la vita ieri pomeriggio dopo essere scivolata per 600 metri nel canale del Bus di Tofana. La guida alpina con cui si trovava è rimasta ferita. Da una prima ricostruzione, mentre stava sciando assieme ad altre due persone, la donna, di 51 anni, è scivolata verso valle e nel tentativo di fermarla la guida, 49 anni, di Cortina d’Ampezzo, è caduta con lei nel canale. L’uomo è riuscito a fermarsi 400 metri più sotto, mentre la sciatrice è ruzzolata per altri 200 metri, riportando traumi fatali. Scattato l’allarme poco prima delle 15, sul posto è arrivato l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Belluno con personale medico e tecnico di elisoccorso, ma era ormai troppo tardi.
- «Credem, pronti al risiko nel 2020»
«Sì, ci stiamo guardando attorno, anche se non c’è nulla di definito sul tavolo. Siamo disponibili a dialogare in una logica di consolidamento e il 2020, in questo senso, potrebbe essere l’anno giusto per vedere maturare qualcosa. Se non sarà così, però, nessun problema: abbiamo un posizionamento tale da poter continuare a crescere al meglio per linee interne come abbiamo fatto fino ad oggi». Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem , detta la strategia della banca emiliana. Lo scenario in Italia, del resto, sembra propizio all’avvio di un risiko bancario che la Vigilanza Bce vede certo di buon occhio. E in un mercato, come quello del credito che da tempo si sta polarizzando tra banche in pesante crisi e istituti più performanti, il Credem spicca nella pattuglia dei soggetti più efficienti: per questo l’istituto si candida tra i possibili pivot del segmento delle banche medie con un focus su quelle medio-piccole. Merito di un’efficienza riconosciuta (e premiata) dalla stessa Bce: la Vigilanza di Francoforte ha collocato l’istituto di Reggio Emilia sul podio delle banche europee meno rischiose, assegnando un buffer aggiuntivo dell’1% sui requisiti patrimoniali, il livello più basso tra tra le oltre 100 banche commerciali europe. «È un risultato che premia la nostra governance, l’attenzione nella gestione e un modello di business efficiente ma che richiede anche investimenti».
- Zurich. Superati tutti i target di piano al 2019
Risultati in crescita per Zurich. Nel 2019 il gruppo elvetico ha segnato un aumento del 12% dell’utile netto di 4,15 miliardi di dollari, superiore alle attese e al livello più alto dal 2010. Il risultato operativo è salito del 16% a 5,3 miliardi. Tutti i target del piano 2017-2019 sono stati superati. Il dividendo proposto è di 20 franchi svizzeri (19 franchi nel 2019).
- Generali Italia riorganizza vertice nella distribuzione
Nuovi ruoli nella distribuzione di Generali Italia e Alleanza Assicurazioni, con effetto dal 1° marzo. In particolare, la guida della rete di Generali Italia viene affidata a Marco Oddone, a diretto riporto del ceo Marco Sesana. In Alleanza viene istituita una nuova struttura Distribution, affidata a Ezio Peroni con Claudia Ghinfanti alla guida del Marketing.
- Cattolica, parere pro veritate sullo statuto: modifiche legittime
I soci dissidenti, riuniti sotto il manifesto del “Buon Governo” hanno raccolto il parere pro veritate dei professori Niccolò Abriani e Marco Lamandini, rispetto alla legittimità delle modifiche statutarie proposte. Parere dal quale emerge, come comunicato ieri, «la piena legittimità» dei cambiamenti auspicati. Abriani e Lamandini, hanno spiegato i soci proponenti, ossia Francesco Brioschi, Massimiliano Cagliero, Giuseppe Lovati Cottini, Credit Network & Finance e SH64 , sono «accademici autorevoli, esperti di corporate governance». Quanto ai contenuti della loro analisi, nel documento di oltre 50 pagine redatto dai due professori si legge che «nessuna delle nuove clausole statutarie sottoposte all’approvazione dell’assemblea si espone a vizi di legittimità; in particolare, non sussiste alcun limite legale all’introduzione, con effetto immediato, di requisiti personali aggiuntivi di eleggibilità, quali quelli in esame, per gli amministratori, ai quali si colleghi, per il caso di mancanza degli stessi, l’immediata decadenza dall’ufficio».
- Assicurare i rischi delle nostre aziende: una questione di sovranità
Le aziende si trovano ad affrontare un universo di rischi in espansione, soprattutto in materia ambientale con il cambiamento climatico, ma anche con nuovi rischi “cyber” o, più tradizionalmente, con rischi industriali sempre più complessi. Per i grandi gruppi è diventato strategico proteggersi adeguatamente da questi rischi sparsi e diffusi, anche se il mercato assicurativo non può soddisfare tutte le esigenze. Molte di queste società sono state portate a creare le proprie strutture assicurative, note come “captive”. Questi hanno molteplici vantaggi, in particolare perché consentono di mettere in comune rischi di tipo, frequenza e geografia diversi: quanto più diversificate sono le attività di un gruppo, tanto più esso trarrà beneficio dall’aggregazione di queste esposizioni. Sarà inoltre in grado di arbitrare in modo ottimale il livello di rischio che accetta di coprire con i propri fondi e, al di là di questo, ciò che desidera esternalizzare e che desidera far proteggere da assicuratori o riassicuratori.