di Anna Messia
L’ingente patrimonio immobiliare di Poste Italiane non riesce a trovare un assicuratore pronto a coprirne i rischi legati alla proprietà. La gara che il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha avviato alla fine dello scorso anno, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si è chiusa infatti nei giorni scorsi senza un nulla di fatto. In ballo c’è un patrimonio decisamente vasto: il gruppo guidato da Del Fante in passato aveva ragionato su un’ipotesi di valorizzazione del suoi immobili (poi sfumata) ma le stime che era circolate allora parlavano di un valore complessivo superiore agli 1,7 miliardi di euro. In pratica il pacchetto immobiliare più grande in Italia dopo quello della pubblica amministrazione
Anche le cifre per trovare un assicuratore in grado di gestire i rischi legati a questo patrimonio sono decisamente degne di nota: per la copertura danni «all risk property» del patrimonio mobiliare e immobilire del gruppo, Poste Italiane ha messo sul piatto una somma pari a 6,15 milioni di euro. Una copertura destinata a durare tre anni, quindi sul tavolo c’è un valore di poco più di 2 milioni l’anno. L’invito a partecipare alla gara era stato rivolto esclusivamente alle «direzioni generali delle imprese assicurative e alle rappresentanze dirette delle imprese assicurative estere, ovvero» tenendo quindi fuori i broker. Ma come detto l’offerta ma non ha trovato la risposta sperata. Nei documenti societari viene specificato che «non sono pervenute o sono state respinte tutte le offerte o domande di partecipazione». Insomma, è tutto da rifare per il ricco patrimonio immobiliare delle Poste che comprende uffici postali sparsi su tutto il territorio italiano oltre alle sedi della società che tra l’altro, al suo interno, ha sia una compagnia Vita laeder di mercato (PosteVita) sia un’assicurazione Danni (Poste Assicura) che sta puntando sulla crecita. A questo punto è possibile immaginare che la gara sia replicata nei prossimi mesi con un importo in asta più alto dei 6,15 milioni proposti in questa prima tornata, che possa essere in grado di destare questa volta l’interesse degli assicuratori. (riproduzione riservata)
Fonte: