Nel 2019 la nuova produzione vita delle imprese italiane ed extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, ha raggiunto € 90,1 mld di premi, in ulteriore crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente, quando l’aumento era stato del 3,8%.
I nuovi premi delle sole polizze individuali sono ammontati a € 86,3 mld, il 96% del new business totale, in aumento (+4,8%), per il secondo anno consecutivo, rispetto all’anno precedente.
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 13,9 mld, in crescita (+1,2%) rispetto al 2018, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 104,0 mld, il 4,8% in più rispetto all’anno precedente.
Relativamente alle sole imprese italiane ed extra-UE, analizzando l’andamento per tipologia di ramo, si osserva come il ramo I abbia mantenuto anche nel 2019 il ruolo principale nel comparto vita, con un’incidenza sul totale new business che sale al 69%, 4 punti percentuali in più rispetto al 2018.
A fronte di un ammontare premi pari a € 62,6 mld, il ramo I registra un incremento del 12,5% rispetto all’anno precedente, quando la crescita era dell’8,4%. Tale risultato è stato, però, in parte controbilanciato da una minore raccolta nel ramo III, soprattutto per le polizze individuali nei primi otto mesi dell’anno, registrando a fine anno un calo dell’11,3%, a fronte un volume di nuovi premi pari a € 23,7 mld. L’incidenza del ramo III sull’intera nuova raccolta è scesa al 26%, dal 31% nel 2018. Relativamente al ramo V, nel 2019 si è registrato un aumento (+3,0% rispetto al 2018) della raccolta di nuovi premi (€ 2,2 mld), dovuto unicamente alla crescita delle polizze individuali che compensa il calo registrato dalle collettive.
La nuova produzione afferente alla gestione dei fondi pensione (ramo VI) è stata pari nel 2019 a € 1,5 mld, il 70,5% in più rispetto al 2018. Per ciò che concerne la nuova produzione vita per canale distributivo, relativamente all’attività delle imprese italiane ed extra-U.E., i due terzi della stessa è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi pari a € 59,9 mld e una crescita del 3,6% rispetto al 2018, grazie alla buona performance delle polizze individuali. Negativo, invece, l’andamento della raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati che, a fronte di un ammontare premi pari a € 12,2 mld, registra ancora una contrazione del 2,4% rispetto al 2018 e una quota di mercato che scende di un punto e si attesta al 14% dell’intera nuova produzione. Il volume di nuovi affari distribuito dal canale agenti nel 2019 è stato pari a € 10,9 mld (il 12% del new business totale), in aumento del 18,9% rispetto all’anno precedente mentre il canale agenzie in economia ha registrato un incremento annuo del 27,1%, seppur a fronte di un ammontare di nuovi premi più contenuto e pari a € 6,0 mld (il 7% del totale).
Sommando ai premi di nuova produzione delle polizze individuali e collettive quelli di annualità successive relativamente a polizze sottoscritte negli anni precedenti, si stima che i premi vita complessivi (lordi contabilizzati) dovrebbero raggiungere nel 2019 un ammontare pari a circa € 106 mld, in aumento del 4% rispetto al 2018. Tale risultato è dovuto, come già osservato per la nuova produzione dell’anno corrente, all’aumento (+10%) della raccolta relativa al ramo I, pari a € 73 mld (il 68% del totale premi vita), solo in parte controbilanciato dal calo delle polizze di ramo III (unit-linked) che nel 2019 raggiungerebbero i € 28 mld (il 26% della raccolta totale), in diminuzione del 6% rispetto al 2018.
Nel mese di dicembre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extraU.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 7,7 mld, in aumento (+14,6%), per il terzo mese consecutivo, rispetto allo stesso mese del 2018. Nel 2019 i nuovi premi vita emessi hanno dunque raggiunto € 86,3 mld, il 4,8% in più rispetto all’anno precedente (nel 2018 la crescita era stata +3,5%), incremento sostanzialmente realizzato negli ultimi tre mesi dell’anno in quanto a tutto settembre 2019 la variazione annua era pressoché nulla; tale risultato è dovuto principalmente alla ripresa della commercializzazione di polizze unit-linked, agevolata dalla buona performance dei mercati azionari.
Il 69% delle imprese, rappresentative del 64% del mercato in termini di premi, ha registrato nel 2019 una raccolta superiore a quella dell’anno precedente e il 62% delle imprese (per una quota premi pari al 59%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+4,8%). Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 1,1 mld, importo in significativa crescita (+38,0%), per il settimo mese consecutivo, rispetto al corrispondente mese del 2018, i nuovi affari vita complessivi nel mese di dicembre sono stati pari a € 8,7 mld (+17,0% rispetto allo stesso mese del 2018) mentre nell’intero anno hanno raggiunto € 99,6 mld, in aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di dicembre i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 5,0 mld (il 66% dell’intera nuova produzione vita), in crescita del 4,2% rispetto allo stesso mese del 2018; di questi, il 37% provengono da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) che registrano un aumento del 39,1% rispetto a dicembre 2018. Nel 2019 i premi di ramo I hanno raggiunto € 61,1 mld, il 12,8% in più rispetto all’anno precedente, quando il ramo registrava un aumento più contenuto e pari all’8,6%. Positivo anche l’andamento mensile dei nuovi affari relativi a polizze di ramo V, con premi (€ 183 mln) più che raddoppiati rispetto all’ultimo mese del 2018 che, sommati a quelli emessi da gennaio, raggiungono un ammontare pari a € 1,3 mld, il 6,8% in più rispetto all’anno precedente, quando si registrava invece una contrazione del 14,8%. La restante quota della nuova produzione vita, pari al 31% del totale emesso nel mese di dicembre, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) con un ammontare di € 2,4 mld, in aumento del 38,6% (la variazione positiva più alta da inizio anno) rispetto allo stesso mese del 2018; di questi, il 45% proviene da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unit-linked, in crescita del 10,6%. Nel 2019 la raccolta del new business di ramo III è ammontata a € 23,7 mld, confermando il trend di una contrazione annua cumulata sempre più contenuta che raggiunge a fine anno il valore negativo più contenuto e pari a -11,3% rispetto al 2018, con una ripresa di oltre 10 punti percentuali rispetto a quanto si registrava appena tre mesi prima (-23,3% a tutto settembre 2019 rispetto l’analogo periodo del 2018). Le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) hanno registrato anche nel mese di dicembre un ammontare in significativa crescita che, sommato a quello dei mesi precedenti, raggiunge un volume premi pari a € 35 mln, l’80,8% in più rispetto al 2018. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati a dicembre, per il secondo mese consecutivo, in significativa crescita (+30,3%) rispetto all’analogo mese del 2018, raggiungendo dunque nel 2019 una raccolta pari a € 146 mln, in aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente, quando la variazione annua è stata invece negativa e pari a -6,3%. Nel 2019 il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 3,3 milioni, in diminuzione del 6,0% rispetto al all’anno precedente.
In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di dicembre i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino, per il quarto mese consecutivo, in aumento rispetto allo stesso mese del 2018 (+5,5%), pur risultando ancora in leggero calo (-0,8%) da inizio anno con un volume di raccolta pari a € 1,6 mld. Appena il 9% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP, di cui il 45% è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (€ 632 mln), in crescita dell’8,6%.
I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati invece in calo rispetto a dicembre 2018, raggiungendo nell’intero anno un importo di € 831 mln, il 2,7% in meno rispetto all’anno precedente; il 34% di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, pressoché costante rispetto all’anno precedente. I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato un ammontare pari a € 3,0 mld, in aumento del 27,0% rispetto allo stesso mese del 2018. Nel 2019 tali prodotti sono ammontati a € 34,6 mld, il 40% dell’intera nuova produzione vita, in ulteriore incremento (+21,1%) rispetto al 2018, quando la crescita a sua volta era stata intorno al 10%.
Concentrandosi sulla composizione, si osserva che la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo è costituita per il 63% da premi afferenti al ramo I e per il restante 37% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per il 78% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta nel 2019 mediante prodotti multiramo, costituisce il 54% dei nuovi premi di ramo III complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo I si arresta al 36% della nuova produzione complessiva di tale ramo.
I nuovi premi relativi a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, sono stati pari a € 20 mln, più che dimezzati rispetto allo stesso mese del 2018, che sommati a quelli dei mesi precedenti raggiungono nell’intero anno € 174 mln (lo 0,2% del new business totale), in forte calo (-91,1%) rispetto al 2018, anno in cui rappresentavano il 2,4% del new business totale. Il 29% dell’ammontare cumulato da gennaio è stato stipulato tramite prodotti multiramo.
Nel 2019 le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 64% in termini di numero di polizze (Tab. 3); sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 38.800, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 900 e € 6.750. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da 4,8% a -0,2%.
Fonte: ANIA Trends