«Cattolica e la sua rete agenziale vivono in una sorta di simbiosi. Gli agenti rappresentano l’architrave della nostra rete distributiva e noi potremo avere successo solamente se la nostra rete saprà servire il cliente nella sua globalità»: lo ha detto il direttore generale di Cattolica assicurazioni, Carlo Ferraresi, durante la prima convention nazionale degli agenti e subagenti svoltasi a Verona. «I nostri agenti, collaboratori e dipendenti sanno di avere una responsabilità ulteriore, quella di mettere la persona al centro della nostra attività. Questa capacità di interpretare eticamente il business è uno dei tratti distintivi della nostra offerta e richiama il significato profondo di lavorare per un’impresa che si definisce Cattolica».
Ferraresi ha evidenziato l’evoluzione del canale agenziale, che nel corso dei primi due anni del piano industriale è diventato più forte, con portafogli medi ampliati e una maggiore capacità di generare business profittevole. L’investimento in formazione, che ha nel master Professione agente uno dei suoi tratti distintivi, ha portato ad avere agenti più competenti e digitali.
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