di Manuel Follis
I primi effetti collaterali dell’offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi si sono manifestati sui titoli delle società che, come si legge nei comunicati legati all’operazione, «avranno un ruolo attivo nell’ambito dell’ops, ossia Bper e Unipol. Nel primo caso Piazza Affari ha reagito male all’accordo sottoscritto dalla Banca Popolare dell’Emilia-Romagna con Intesa Sanpaolo. Il deal prevede che, in caso di perfezionamento dell’offerta su Ubi, l’istituto guidato da Alessandro Vandelli acquisirà un ramo d’azienda composto da circa 1,2 milioni di clienti distribuiti su 400/500 filiali bancarie, ubicate in prevalenza nel Nord del Paese, porterà gli attivi da 80 a 100 miliardi e a supporto dell’operazione varerà un aumento di capitale in opzione stimato «in via prudenziale fino a un massimo di 1 miliardo». Piazza Affari ha reagito come da copione di fronte a un aumento di capitale e il titolo Bper ha ceduto 10,8% a 4,141 euro, bruciando 262 milioni di capitalizzazione in un solo giorno, con volumi di scambio che non si vedevano dal giugno 2018. In realtà gli analisti hanno considerato positiva l’operazione e congruo il prezzo pattuito, parlando più di «reazione tecnica», a fronte dell’annuncio di un aumento da 1 miliardo per una banca che ne capitalizzava 2,4 (meno di 2,2 alla chiusura di ieri). Nel corso di una successiva conference call Vandelli ha però precisato che il rafforzamento patrimoniale che Bper dovrà affrontare potrebbe essere inferiore al miliardo e più intorno a 750-800 milioni. Non a caso l’ad ha commentato soddisfatto l’operazione ai microfoni di Class Cnbc, spiegando che Bper si attende «un ritorno non lontano dal 20%» dall’investimento pianificato. «Da tempo ci guardavamo in giro per cercare opportunità di crescita», ha detto il banchiere, «e questa occasione è unica dal punto di vista industriale: ci permette infatti di acquisire esclusivamente nuova clientela senza doverci accollare costi di strutture centrali e duplicazioni» di asset.
Anche UnipolSai ha sottoscritto un accordo con Intesa Sanpaolo, in base al quale si impegna a rilevare, direttamente o tramite una controllata, alcuni rami d’azienda riferibili a una o più compagnie assicurative attualmente partecipate da Ubi Banca (BancAssurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita), «composti dalle polizze assicurative vita stipulate con i clienti del ramo bancario e da attività, passività e rapporti giuridici a esse relativi». Piazza Affari in questo caso ha reagito in maniera cauta (-0,5% a 2,616 euro) forse anche perché il corrispettivo per il trasferimento dei rami assicurativi «sarà determinato sulla base dei medesimi criteri valutativi adottati per la determinazione del prezzo corrisposto da Ubi Banca per l’eventuale acquisizione del controllo di Lombarda Vita e Aviva Vita mentre per quanto concerne il Ramo Assicurativo di BancAssurance Popolari facendo riferimento al valore patrimoniale dello stesso». (riproduzione riservata)
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