di Andrea Pira
Ha visto schierate molte delle big del settore il nuovo Fondo Infrastrutture Italia lanciato dall’Ania con una capacità di partenza di 320 milioni di euro. Si tratta di un fondo d’investimento alternativo riservato chiuso con un obiettivo di raccolta attorno ai 500 milioni, come riferito da MF-Milano Finanza lo scorso luglio, gestito da F2i Sgr. Secondo quanto trapela, il veicolo è stato sottoscritto da sette compagnie, tracui Intesa SanPaolo Vita, Poste Vita, Reale Mutua, Cattolica, Allianz, Axa e Generali. Un secondo closing, spiega l’associazione presieduta da Maria Bianca Farina, è previsto nel corso dell’anno. L’obiettivo del fondo è investire in infrastrutture in Italia, in strumenti azionari non quotati, secondo i principi dell’Esg. Per F2i si tratta del quarto fondo, che prelude a un quinto, pronto a essere lanciato nel 2020 portando da 5 miliardi a oltre 6 miliardi di euro i capitali affidati in gestione. «Questa iniziativa testimonia la crescente attenzione delle imprese di assicurazione per la realizzazione di investimenti infrastrutturali», ha spiegato Farina. «Si tratta di investimenti che contribuiscono ad aumentare la competitività del nostro Paese in settori strategici quali energia, autostrade, porti». (riproduzione riservata)
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