STORIE ESEMPLARI
Autore: Gigi Giudice
ASSINEWS 305 – febbraio 2019
È capitato, a chi negli anni Settanta scendeva alla stazione ferroviaria di Verona e chiedeva al tassista di portarlo alla Società Cattolica (intendendo la compagnia di assicurazione che nella città scaligera era stata fondata nel 1896), di vedersi quasi sempre portato nella piazzetta di Corte Melone.
Dove, invece della sede della compagnia, si trovavano gli uffici dell’agenzia il cui il titolare del mandato era Severo Galbusera. Un personaggio di tale profilo che, pur operando per una società a quei tempi considerata “di provincia”, si era guadagnato la stima dei colleghi al punto da essere eletto, alla fine degli anni Sessanta, Presidente dell’Associazione Nazionale Agenti.
E nominato poi Segretario generale quando, dopo il 1973, l’Ana venne trasformata in Sindacato Nazionale Agenti.
Al suo impegno e alla sua capacità di avere udienza anche in Parlamento, si deve in gran parte il merito dell’ottenimento dell’approvazione dell’Albo di legge della professione di agente.
Accadeva nel 1980 e fu un momento apicale per il riconoscimento anche sul piano della legislazione, del ruolo dell’agente di assicurazione.
Quasi logico e giustificato che i veronesi sovrapponessero l’immagine dell’agenzia condotta da Galbusera a quella della compagnia vera e propria. Perché? Perché va detto che Severo aveva alle spalle una particolare storia di famiglia.
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