In un contesto economico e finanziario incerto, la raccolta netta del ramo vita in Francia nel 2018 si è attestata a 22,4 miliardi di euro, in significativo miglioramento rispetto al 2017 (8,3 miliardi di euro).
Fornendo quasi 11 miliardi di euro a sostegno del finanziamento azionario nel corso dell’anno, il livello più alto dal 2007, l’assicurazione francese ha svolto appieno il suo ruolo di finanziatore aziendale e di sostenitore degli investimenti produttivi, sottolinea l’associazione delle imprese, la FFA, in una nota.
Questa performance è stata raggiunta nonostante il calo di dicembre (-0,6 miliardi di euro, solo nel 2018, mese negativo), principalmente a causa del calo degli investimenti unit-linked dovuto alle preoccupazioni degli investitori sulla volatilità dei mercati (0,2 miliardi di euro nel dicembre 2018 rispetto ai 2,1 miliardi di euro del dicembre 2017).
In un contesto economico caratterizzato da un calo della crescita del PIL (1,5%, dopo il 2,3% nel 2017) e dalla stabilità complessiva degli investimenti finanziari delle famiglie, il ramo vita si sta riprendendo.
Con 39,5 miliardi di euro, il 2018 è stato il miglior anno della storia in termini di volumi di sottoscrizione di unit-linked. Terzo miglior incasso annuo lordo dopo il 2010 e il 2006, l’ammontare dei premi raccolti dalle compagnie di assicurazione è di 140,1 miliardi di euro (134,6 miliardi di euro nel 2017). Le prestazioni pagate sono scese a 117,7 miliardi di euro (126,3 miliardi di euro nel 2017).
A fine dicembre 2018 le riserve (riserve matematiche + riserve per partecipazioni agli utili) ammontavano a 1.700 miliardi di euro, con un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente.