Sono due punti centrali del piano 2019-21 che sarà illustrato domani
Solo piccole aggregazioni in settori di nicchia
Spinta sul fronte dell’asset management, del wealth e private banking per aumentare la redditività. Obiettivo efficienza, con la razionalizzazione dei costi e della rete, e un’attenzione maniacale alla riduzione del costo del credito. Avanti nell’attività di de-risking. In pratica, una razionalizzazione profonda della macchina operativa per il contenimento dei costi, con un occhio alla bancassurance e un balzo nella consulenza evoluta per il mondo delle imprese, con una task force per accompagnare le pmi in borsa. Sul lato retail, invece, il lavoro è concentrato sullo sviluppo del credito al consumo e sulla cessione del quinto, con la digitalizzazione sullo sfondo. Sono i punti principali del piano 2019-2021 che Bper si appresta a presentare alla comunità finanziaria domani a Milano.
Si tratta di un progetto stand alone, che prevede una crescita dei margini su base triennale in modalità individuale. Questo non esclude piccole attività di aggregazione in settori di nicchia. Recentemente la banca guidata dall’a.d. Alessandro Vandelli ha rilevato Unipol banca per 220 milioni. In questo modo l’istituto emiliano aumenta le dimensioni, realizza economie di scala e beneficerà delle sinergie.
È inoltre pronto il riassetto di Arca holding, che controlla Arca fondi sgr, detenuta in passato da Bpvi e Veneto banca. Le partecipazioni di Bper e della Popolare di Sondrio in Arca saranno rispettivamente del 57,06 e del 36,83%. I dialoghi tra Vandelli e l’a.d. di Bps, Mario Pedranzini, stanno entrando nel vivo in questi giorni. Anche dal ridisegno di Arca passerà la spinta all’asset management. L’obiettivo è rafforzare il posizionamento e sviluppare la capacità distributiva e industriale. Verrà favorita la partecipazione degli azionisti di minoranza e saranno valutati potenziali ingressi di soci.
L’ulteriore semplificazione del gruppo Bper passa anche dal recente acquisto della quota di minoranza del Banco di Sardegna dalla fondazione, che, oltre a portare un beneficio sul capitale, facilita il conseguimento di addizionali sinergie di costo infragruppo.
Domani sarà, a tutti gli effetti, un giorno particolarmente caldo per la banca emiliana. «Oggi abbiamo il 15% di Bper, ma abbiamo anche l’autorizzazione della Bce a salire al 20% entro un tempo congruo e saliremo», ha annunciato ultimamente l’a.d. di Unipol, Carlo Cimbri. Un’intenzione che, tuttavia, dovrà essere confermata dopo la presentazione delle strategie di Bper.
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