Secondo le stime del broker Aon-Benfield, aggiornate alle informazioni disponibili a gennaio 2019, il capitale a disposizione del settore riassicurativo mondiale alla fine del III semestre 2018 ammontava a 595 miliardi di dollari (-2% rispetto al 31 dicembre 2017).
Le analisi condotte dal broker mostrano che il capitale riassicurativo globale è rimasto resiliente di fronte alle perdite per catastrofi naturali assicurate attestatesi a circa 230 miliardi di dollari negli ultimi due anni.
L’eccesso di capacità riassicurativa continua tuttavia ad esistere, nonostante l’aumento della domanda di soluzioni riassicurative su base globale.
Quanto alle diverse forme riassicurative, la riassicurazione tradizionale continua a mostrare livelli di capitalizzazione e di gestione del rischio solidi e a rappresentare la quota prevalente in termini di capitale accumulato. È continuata a crescere, tuttavia, la quota di capitale alternativo sul totale grazie al contesto di tassi di interesse su livelli minimi, seppur in lieve rialzo, che ha spinto gli investitori istituzionali a dirigere le proprie risorse verso questi strumenti. Gli analisti di Aon-Benfield prevedono un ritorno della riassicurazione alternativa su tassi di crescita più sostenuti una volta che siano completamente digerite le perdite subite negli ultimi due anni.
Il 30 settembre 2018 il capitale accumulato dalla riassicurazione tradizionale (496 miliardi) registrava un calo del 4%, principalmente attribuibile all’aumento dei tassi di interesse e dal rafforzamento del dollaro; di contro, il capitale riassicurativo alternativo (99 miliardi) è cresciuto dell’11%. Per quanto riguarda il capitale alternativo, il 2018 ha registrato un volume complessivo di emissioni pari a 9,7 miliardi di dollari (10,7 nel 2017); al risultato hanno contribuito sia i rinnovi delle obbligazioni in scadenza e l’ingresso di nuovi sponsor, sia l’aumento delle opportunità di diversificazione grazie alla copertura di nuove tipologie di rischi localizzati in nuove aree geografiche. Al 31 dicembre 2018 il capitale complessivo in essere era superiore ai 30 miliardi di dollari.
L’attività di emissione si è concentrata prevalentemente nei primi sei mesi dell’anno, con 21 emissioni che hanno consentito una raccolta di circa 7,6 miliardi di dollari (8,5 miliardi di dollari nel primo semestre del 2017), pari all’80% circa della raccolta annua. A caratterizzare le emissioni relative a tale periodo è stato lo sviluppo del mercato in America Latina, attraverso il programma di emissioni dell’IBRD (International Bank for Reconstruction and Development).
La raccolta registrata nella seconda metà dell’anno è stata pari a circa 2 miliardi di dollari, pressoché in linea con il corrispondente periodo del 2017. Quanto alle perdite assicurate, il broker stima che le perdite assicurate globali nel 2018 sono state pari a circa 85 miliardi di dollari, il 47% in più rispetto alla media del 2000-2017 di 56 miliardi di dollari, ma inferiori del 42% rispetto a quelle sostenute nel 2017 (147 miliardi di dollari). Tuttavia, i risarcimenti da parte del settore assicurativo privato e dei programmi sponsorizzati dal governo si attestavano ancora su livelli record se si confrontano le perdite storiche annue al netto dell’inflazione. Il rischio più oneroso nel 2018 è stato ancora una volta il ciclone tropicale, a seguito di una serie di forti tempeste nei bacini dell’Atlantico e dell’Oceano Pacifico occidentale, seguito dagli incendi nelle foreste statunitensi.
Fonte: ANIA Trends