Euler Hermes ha presentato l’indagine dedicata al Recupero Crediti Internazionale, uno studio approfondito sulle dinamiche relative ai recuperi a livello globale e una guida per i decision makers che operano sui mercati internazionali.
Il Collection Complexity Index misura il grado di complessità relativo alle procedure internazionali di riscossione dei crediti in ciascuno dei 50 paesi presi in considerazione con un punteggio che va da 0 a 100 dove il valore massimo rappresenta il livello più elevato di difficoltà nel recuperare un credito. Lo studio analizza tre fattori determinanti: le pratiche e le abitudini di pagamento, i procedimenti giudiziari e le procedure legate alle insolvenze aziendali.
Nord Europa, con Portogallo e Spagna i più “virtuosi”; l’Italia a metà classifica. Medio Oriente in coda.
Svezia, Germania e Olanda sono i paesi meno complessi, con un punteggio rispettivamente di 29, 31 e 33. La Svezia rappresenta davvero una “best practice” essendo l’unico Paese con il più basso punteggio nei tre fattori chiave che determinano il livello di complessità nel recuperare un credito.
Il Medio Oriente si trova all’estremità opposta dell’elenco, con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti classificati come i paesi più complessi. Con un punteggio di 91, il recupero di un credito a livello internazionale è tre volte più complesso in Arabia Saudita rispetto alla Svezia.
Per l’Italia, affiancata da Colombia e Singapore nel punteggio attribuito, sono tre i fattori che determinano il livello di elevata complessità nel recuperare un credito. Si inizia dall’estrema debolezza dell’impianto regolatorio e burocratico delle procedure amministrative. Infatti i ritardi e i costi procedurali sono alti, mentre l’applicazione delle decisioni giudiziarie può rivelarsi una vera sfida. Pertanto, l’avvio di un’azione legale senza prima stabilire una strategia di raccolta pre-legale è irragionevole. A seguire i comportamenti e le abitudini di pagamento, che sono tra i peggiori a livello internazionale, con un DSO medio elevato (86gg). Quando il debitore è insolvente, esistono i meccanismi di rinegoziazione del debito ma rimangono per lo più inutilizzati nella pratica. Infine le procedure fallimentari, che lasciano poche (se non nulle) possibilità ai creditori non garantiti di recuperare il proprio credito.
“Con grande fatica le imprese italiane cercano nuovi spazi di crescita, esplorando con coraggio nuovi mercati, con tutte le complicazioni e i rischi collegati alla scarsa conoscenza dei mercati, dei clienti, delle normative e degli usi locali. Euler Hermes è il partner ideale per garantire alle imprese un’assistenza professionale, affidabile e continua. Attraverso la sua unit dedicata al recupero crediti svolge questo servizio in tutto il mondo, per le aziende di ogni dimensione, utilizzando la propria organizzazione internazionale. In breve, un’azienda globale, con presenza locale, in possesso di informazioni e strumenti collaudati e affidabili per affrontare le situazioni più complicate sui mercati” – afferma Loeiz Limon Duparcmeur, Country Manager Euler Hermes Italia.