L’intelligenza artificiale. Se ne parla ogni giorno, ma nella realtà non ha ancora preso piede in maniera concreta.
Il numero di imprese che hanno avviato sperimentazioni cresce e in particolare, a trainare la corsa, sono banche e assicurazioni.
E’ quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’osservatorio Artificial intelligence della School of management del Politecnico di Milano, che ha preso in considerazione 721 imprese e 469 casi di utilizzo di Artificial Intelligence, riferibili a 337 imprese internazionali ed italiane.
In Italia il 56% del campione ha già avviato progetti di Artificial Intelligence (ma in Francia e Germania la percentuale è del 70%) con progetti orientati nel 35% dei casi sull’Intelligent Data Processing e nel 25% dei casi su tecnologie di Virtual Assistant/Chatbot.
I settori più attivi nelll’AI sono appunto banche, assicurazioni e finanza (17%), automotive (17%), energia (13%), logistica (10%) e telco (10%).
Oltre all’Intelligent data processing e alle chatbot, l’intelligenza artificiale è utilizzata nelle soluzioni di Recommendation (10%), Image Processing (8%), Autonomous Vehicle (7%) e Intelligent Object (7%). Meno diffuse le soluzioni di Language Processing (4%), e Autonomous Robot (4%).
La ricerca censisce ben 460 startup a livello internazionale, fondate dal 2013 in avanti e finanziate a partire dal 2016, capaci di raccogliere complessivamente 2,2 miliardi di dollari, con un finanziamento medio in crescita nell’ultimo anno da 5,5 a 8,8 milioni di dollari, con in prima fila le soluzioni di veicolo a guida autonoma.