L’IVASS ha pubblicato il bollettino statistico con le informazioni dell’indagine IPER sull’andamento dei prezzi per la garanzia r.c. auto.
Il premio medio per la garanzia r.c. auto nel terzo trimestre del 2017 è pari a 420 euro; il
50 per cento degli assicurati paga meno di 378 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 648 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 237 euro.
Il trend dei prezzi della r.c.auto mostra segnali di rialzo: nel corso del trimestre
analizzato il prezzo medio è aumentato del 2 per cento; tale aumento ha inciso sulla
riduzione dei prezzi rilevata su base annua che si contrae attestandosi al -1,3 per cento.
La percentuale dello sconto applicato sulla tariffa netta è stazionaria (26,4 per cento), pertanto, l’aumento del prezzo corrisponde ad un proporzionale aumento della tariffa netta.
La dispersione dei prezzi è ampiamente differenziata nel territorio: i prezzi tendono ad
essere meno differenziati nelle province meridionali in cui, storicamente, il sistema di
Bonus Malus è stato meno efficiente nel catturare la sinistrosità.
Si consolida il trend di aumento dell’eterogeneità dei prezzi: la variazione su base annua del coefficiente di variazione è pari all’1,6 per cento. La maggiore differenziazione dei prezzi ha interessato i contratti più costosi, situati nella coda destra della distribuzione (la differenza standardizzata tra il 9° decile e la mediana è aumentata su base annua dell’1 per cento), viceversa i contratti più economici tendono ad avere prezzi più omogenei (la differenza standardizzata tra la mediana e il 1° decile è diminuita su base annua dello 0,9 per cento).
Napoli e Prato le province più costose, con un premio medio superiore a 600 euro
(rispettivamente 637 e 616 euro). Le restanti province con prezzi di livello alto (superiori a 496 euro – 3° quartile della distribuzione nazionale) sono Prato, Caserta, Pistoia, Reggio di Calabria, Firenze, Crotone, Massa-Carrara e Vibo Valentia.
I prezzi tendono ad essere maggiormente differenziati nelle province del Nord-Ovest e nella capitale, di contro, risultano più omogenei nelle province meridionali in cui, storicamente, il sistema di Bonus Malus è stato meno efficiente nel catturare la sinistrosità. Nelle province di Vibo Valentia, Reggio Calabria, Crotone, Enna, Napoli e Caserta oltre l’87 per cento degli assicurati è assegnato alla classe più virtuosa e conseguentemente la variabilità del premio è ai valori minimi.
L’inefficienza del sistema Bonus Malus nel catturare la sinistrosità, già documentata nel bollettino Statistico n. 2 del 2017, è proseguita, seppur in misura attenuata, anche nell’ultimo anno, come attestato dall’aumento della percentuale di assicurati in prima classe CU (2,6 punti percentuali su base annua) e dalla diminuzione della classe media di CU (-0,07 di punto percentuale su base annua).
Il 20,3 per cento delle polizze stipulate nel terzo trimestre del 2017 prevede una scatola nera con effetti di riduzione sul premio. Prosegue, in decelerazione, il trend di crescita delle polizze telematiche: i dispositivi che registrano gli stili di guida e/o i chilometri percorsi sono aumentati negli ultimi 12 mesi di 2,5 punti percentuali.
I contratti che prevedono l’utilizzo della scatola nera hanno prezzi maggiormente differenziati: il coefficiente di variazione è di oltre 3 punti percentuali superiore rispetto ai contratti tradizionali (47,5 contro il 44,3 per cento dei contratti senza scatola nera).
La maggiore dispersione dei prezzi riscontrata nei contratti “telematici” sembrerebbe indicare che la scatola nera consente misure più precise dei rischi assicurati che si riflettono positivamente sulla tariffazione.