di Andrea Giacobino
Ulteriore tassello della riorganizzazione della catena di controllo di Banca Mediolanum . Dopo il patto parasociale firmato a fine del 2017 tra i membri della famiglia Doris, qualche giorno fa ha cambiato natura giuridica la Fin.Prog.Italia Società in accomandita di Ennio Doris che detiene in piena proprietà e in nuda proprietà con diritto di voto il 26,3% della banca presieduta dallo stesso Doris e guidata dal figlio Massimo. Papà Doris nella sua qualità di socio accomandatario e amministratore unico dell’accomandita davanti al notaio Mario Notari ha presieduto un’assemblea della Sapa all’ordine del giorno della quale c’era la trasformazione della stessa in spa e la nuova denominazione Finprog Italia. Nel verbale d’assemblea Doris ricorda che il progetto «è già stato preliminarmente condiviso dall’organo amministrativo e dal collegio sindacale». L’assemblea ha quindi approvato la trasformazione della natura giuridica, nominando Maurizio Carfagna amministratore unico. All’assemblea della Sapa hanno partecipato papà Doris titolare in piena proprietà di 1,5 milioni di titoli e titolare di usufrutto con voto su altri 5,1 milioni di azioni, la moglie Lina Tombolato (1 milione di titoli in proprietà e usufrutto con voto su 3,9 milioni di azioni) e gli eredi Massimo e Annalisa ciascuno avente piena proprietà su 901 mila titoli. (riproduzione riservata)
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