AXA Italia ha chiuso il 2017 con un utile consolidato in aumento a 254 milioni di euro (+9% rispetto al 2016).
Le riserve tecniche raggiungono i 28,2 miliardi di euro, in crescita di un miliardo di euro.
I risultati sono frutto di una nuova strategia orientata a una crescita selettiva nelle aree di business prioritarie, come i segmenti Health, Protection, Commercial Lines e Unit-Linked, grazie all’innovazione di prodotto e di servizio e a una distribuzione omnicanale pensata per semplificare la vita del cliente, integrando la prossimità delle reti con l’accessibilità degli strumenti digitali.
AXA Italia, con un giro d’affari pari a 4,7 miliardi di euro, si consolida così nella top 10 dei mercati più importanti per AXA, con un contributo del 5% nella raccolta assicurativa globale.
“II 2017 per noi è stato un anno di grande dinamismo con un utile in forte aumento, una crescita robusta nel comparto Danni e selettiva nel Vita, oltre ad un miglioramento significativo dei risultati tecnici. Questi risultati testimoniano quanto AXA Italia si stia trasformando: semplificazione dell’organizzazione per essere più agili, numerose innovazioni a beneficio del cliente, modernizzazione dei processi grazie alla tecnologia.” – ha dichiarato Patrick Cohen, CEO del Gruppo AXA Italia. “In AXA Italia siamo guidati dall’innovazione per rivoluzionare l’esperienza tra cliente e assicurazione. Oltre ai risultati finanziari positivi, è molto importante aver aumentato il numero di clienti (+3%) e aver raggiunto un tasso di fedeltà dell’86%. Questi risultati sono un bel punto di partenza per realizzare il nostro piano strategico 2017-2020, che punta a trasformarci da payer a partner, ovvero da bravi liquidatori di sinistri a partner dei clienti, in grado di offrire un ecosistema di servizi ad alto valore aggiunto, aiutandoli a vivere meglio”.
Entrando nel dettaglio, nei rami danni nel 2017 AXA Italia raccoglie 1,663 miliardi di euro, con una crescita di circa il 3%, accelerata rispetto a quella del mercato. Questi risultati riflettono un focus su motori di crescita come Commercial Lines (+4%) e Non-Motor Personal Lines (+3%). Il combined ratio Danni anno corrente è del 96,4%, in miglioramento di 1,9 punti, grazie a investimenti in infrastruttura dati, professionalità avanzate e strumenti di pricing sophistication.
Il business Health cresce del 13% rispetto all’anno precedente. Nel Vita la raccolta si attesta a 2,985 miliardi di euro (-12%), a fronte di una strategia di focalizzazione attiva del business mix verso soluzioni a minore assorbimento di capitale, con crescita in particolare su:
- Gross revenues Unit-Linked a 917 milioni di euro (+70%); includendo i contratti di investimento la raccolta premi si attesta a 2,2 miliardi di euro.
- Gross revenues Protection a 212 milioni di euro (+7%).
Inoltre, AXA Italia ha accelerato la propria strategia di co-creazione con start-up per mettere a disposizione dei clienti un ecosistema di servizi ad alto valore aggiunto, grazie a:
- Partnership commerciali con i protagonisti della sharing economy: i.e. BlaBlacar.
- Investimenti in start-up mature ad alto potenziale tramite il fondo internazionale AXA Strategic Ventures (Floome, dispositivo da collegare allo smartphone che permette di verificare il proprio tasso alcolemico in pochi secondi).
- Innovazione sociale in start-up come Pharmapp (servizio di farmacia a portata di click).
- Creazione di una start-up interna, l’#AXAInnovatioHub per intercettare e dare risposta ai bisogni dei clienti facendo leva sull’expertise e l’imprenditorialità dei collaboratori di AXA Italia.
Per quanto riguarda i risultati di gruppo, il 2017 si chiude con un fatturato sostanzialmente stabile a 48,549 mld di euro e un utile netto in crescita dell’% a 6,2 mld. Il risultato operativo si è attestato a 6 mld, in crescita del 7%.
In particolare a trainare il business è stata l’area health, con un aumento del 6% della raccolta premi. I rami danni imprese sono cresciuti del 2%, mentre nel settore previdenza il fatturato cala dell’1%.
Il cda del gruppo francese ha proposto agli azionisti un dividendo di 1,26 euro, in crescita del 9%.