Mentre il colosso americano delle assicurazioni health, Anthem ricorre in appello contro la decisione del Dipartimento di Giustizia che ha bloccato il progetto di fusione, Cigna si guarda attorno e da preda potrebbe diventare predatore.
Sfumato il matrimonio con Anthem, il cui ricorso non sembrerebbe avere molte possibilità di essere accolto, ai piani alti di Cigna ci si è messi subito al lavoro con l’obiettivo di trovare una soluzione all’impellente necessità di dover crescere. Sì, ma come? Tra gli analisti statunitensi è parecchio gettonata l’opzione Humana, che potrebbe essere il soggetto giusto per le mire espansive di Cigna che si era già mossa su Humana con ben due offerte prima che prendesse corpo l’opzione Anthem. Insomma, le due società che dovevano essere fuse, una con Anthem e l’altra con Aetna e rimaste single per volere dei giudici, potrebbero alla fine unirsi fra loro, anche se nelle mire di Cigna potrebbero esserci altri player come: Centene, Wellcare e Molina.
Nel giro di un paio di settimane il giudice federale ha prima bloccato la fusione proposta tra Aetna e Humana, un deal da circa 37 miliardi di dollari e poi quella tra Anthem e Cigna, del valore di circa 48 miliardi di dollari. In entrambi i casi le transazioni sono state fermato perché avrebbero minacciato la concorrenza.
David Cordani, ceo di Cigna, ha più volte affermato che la compagnia può tranquillamente mettere sul piatto fino a 14 miliardi di dollari cash per effettuare nuove acquisizioni.