di Anna Messia
I fondi pensione, le compagnie di assicurazione e le aziende, dopo avere accumulato tanta cassa in attesa di capire come sarebbero andate a finire le elezioni Usa e il voto in Uk per l’uscita dalla Ue, ora hanno sciolto le riserve e sono pronte a investire l’enorme liquidità puntando in particolare su immobiliare, private equity e infrastrutture. Il trend emerge chiaramente dall’ultimo sondaggio effettuato da Blackrock tra 240 clienti istituzionali a livello mondiale, che complessivamente amministrano oltre 8 mila miliardi di dollari e passa anche per l’Italia, come spiega a MF-MilanoFinanza, Riccardo Stucchi, responsabile Fig Italia di BlackRock. «Tra tutte le istituzioni interpellate, una su quattro intende ridurre le allocazioni di contanti nel corso dell’anno, quasi il doppio di quelle che invece prevedono di incrementare la posizione di liquidità», spiega. «Il sondaggio mostra chiaramente la tendenza all’investimento del cash nel 2017 da parte di assicurazioni, società e fondi pensione che guardano con crescente interesse a investimenti in attività meno liquide ma in grado di offrire rendimenti interessanti». Quella di BlackRock, tra l’altro, è la prima rilevazione sul sentiment degli investitori istituzionali realizzata dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. «Ora il 27% delle assicurazioni sta riducendo le scorte di cash dopo la pausa del 2015 e del 2016». Una liquidità enorme pronta a essere riversata non solo nei mercati azionari ma soprattutto verso investimenti meno liquidi.
Le infrastrutture dovrebbero essere i principali beneficiari degli investimenti istituzionali nel 2017, almeno questa è l’intenzione del 61% degli intervistati. Anche il settore immobiliare dovrebbe suscitare grande interesse, con il 47% degli investitori mondiali (Italia compresa) intenzionato a incrementare le allocazioni in questa classe di attivi e solo il 9% che pensa di ridurle. «Gli investitori sono intenzionati ad aumentare il peso del mattone aumentando anche la diversificazione geografica rispetto al passato quando si sono concentrati essenzialmente sul mercato domestico», spiega Stucchi. Anche le previsioni per i flussi di private equity sono positive, con poco meno della metà degli investitori (48%) propensi a incrementare le partecipazioni e solo il 13% che vogliono ridurle.
Nel reddito fisso è invece evidente una tendenza globale ad allontanarsi dalle attività core a favore delle strategie che offrono un potenziale di rendimento maggiore. E al primo posto tra le preferenze spunta il credito privato. «In tutte le regioni e per tutte le tipologie di investimenti è evidente un nuovo fenomeno. Il calo delle obbligazioni governative a favore del prestito diretto, tramite l’investimento in fondi del credito o in minibond», aggiunge Stucchi.
E per quanto riguarda le azioni? La grande novità di quest’anno è che un investitore su quattro intende incrementare le allocazioni azionarie attive rispetto a quelle passive. Sarà quindi necessaria maggiore consapevolezza nel saper scegliere su quali mercati e azioni investire.
Insomma, un numero sempre maggiore di investitori è chiaramente alla ricerca di redditi alternativi e si sta avvicinando a strategie meno liquide per incrementare i rendimenti. «Come i beni immobili con locazione a lungo termine, le infrastrutture e le energie rinnovabili che sono in grado di offrire protezione dall’inflazione e possono generare flussi di reddito sicuri, per soddisfare il bisogno di cassa degli investitori», conclude Stucchi osservando invece che gli investimenti in hedge fund sono destinati a calare. «C’è un disamoramento generale verso questi strumenti che in più di un’occasione in passato hanno deluso le attese perché non hanno dato la de correlazione con i mercati che si prevedeva e si sono dimostrati poco pertinenti per assicurazioni e fondi pensione», conclude il manager di BlackRock.
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