L’industria assicurativa è uno dei tre ambiti produttivi dove il processo di crescita percepito dagli stessi protagonisti del settore è considerato a maggior rischio. È questo il risultato che emerge dall’Annual Global CEO Survey, indagine realizzata da PwC attraverso una serie di interviste effettuate a Chief Executive Officer del mercato. Solamente i settori dell’intrattenimento e quello dei media presentano prospettive di crescita più nebulose e incerte rispetto al mondo delle polizze.
Lo studio di PwC dimostra che i CEO dell’industria assicurativa sono molto più preoccupati rispetto, ad esempio, ai manager del settore bancario e dell’asset management, dall’ingresso di nuovi operatori sul mercato, dall’eccessiva regolamentazione e dall’impatto della digitalizzazione del mercato.
A spaventare maggiormente i CEO (96%) sono i possibili effetti negativi sul processo di crescita, dell’eccessiva regolamentazione del mercato.
Il 69% dei CEO delle imprese di assicurazioni teme in maniera particolare la velocità dei cambiamenti tecnologici, mentre il 65% degli intervistati vive con apprensione l’arrivo sul mercato di nuovi competitor e gli inevitabili mutamenti dei comportamenti di acquisto di consumatori che si stanno allineando a una società, a una vita, sempre più “digital”.
Nel commentare i risultato del sondaggio, Stephen O’Hearn, responsabile dell’area assicurazioni di PwC ha evidenziato come “alla luce dei cambiamenti in corso, le imprese di altri settori produttivi si rivolgeranno più spesso agli assicuratori per gestire rischi aziendali e geopolitici sempre più complessi”. Si tratta sicuramente di un’opportunità che si farà visibile a partire dai prossimi mesi ma che per essere colta, aggiunge O’Hearn “è necessario che gli assicuratori inizino ad adottare nuovi metodi di lavoro, attraverso nuovi sistemi di interazione con i consumatori e introducendo servizi e prodotti alternativi a quelli tradizionali”.
Jonathan Howe, responsabile dell’area assicurazioni per il Regno Unito di PwC ha aggiunto che “gli assicuratori stanno iniziando a capire di non aver nulla da nascondere e che i nuovi operatori del mercato rosicchieranno altro margine di business. La rivoluzione tecnologica è qui, adesso, e gli assicuratori devono giocare a carte scoperte, cercando di imparare dalle start-up più innovative che già sono attive su questo mercato”.
Da parte loro, i consumatori continuano a concentrare le proprie attenzioni sul fattore prezzo ma, allo stesso tempo, chiedono agli assicuratori una maggiore interattività. Oggi, infatti i rapporti sono ridotti al lumicino. Tuttavia, gli assicuratori potrebbero moltiplicare i contatti con i loro clienti attraverso l’analisi della mole di dati in loro possesso e soprattutto attraverso una corretta comprensione degli stessi. Questa attività potrebbe generare un circuito virtuoso di rapporti continuativi, attraverso la proposta di soluzioni assicurative su misura realizzate grazie a informazioni profilate e sulla base delle necessità cautelative emergenti.
“Gli assicuratori devono iniziare a chiedersi come rispondere a tutti questi cambiamenti – ha detto Howe – in modo da trasformare le minacce in opportunità. Di fronte a un’innovazione tecnologica dai ritmi così veloci gli assicuratori devono solo decidersi se far parte di questo cambiamento o esserne travolti”.
Le principali minacce alla crescita in cifre
- 94% dei CEO delle imprese di assicurazioni sono preoccupati dall’eccesso di regolamentazione e dal loro impatto sulla crescita del settore
- 65% vive come una minaccia l’arrivo sul mercato di nuovi competitor
- 84% sono fiduciosi circa l’aumento dei ricavi nei prossimi 12 mesi; la percentuale sale al 95% prendendo a parametro un orizzonte temporale dei tre anni
- 70% ha in programma un piano di riduzione dei costi nei prossimi 12 mesi
- La tecnologia è considerato dai CEO il maggior veicolo di trasformazione delle aspettative degli stakeholder nell’arco dei prossimi 5 anni. In virtù di ciò, oltre il 70% ha introdotto o introdurrà dei cambiamenti significativi circa l’utilizzo delle nuove tecnologie, in modo da rispondere alle aspettative degli stakeholder
- L’analisi e l’interpretazione dei dati sono considerati lo strumento principale su cui far leva per migliorare il coinvolgimento degli stakeholder
- 79% la percentuale dei CEO che considerano il cyber risk un ostacolo al processo di crescita