Banca Fideuram (gruppo Intesa Sanpaolo) ha archiviato il 2015 con un utile netto di 747 milioni, in crescita del 28% su base annua. La raccolta netta è più che raddoppiata (+116%) a 7,8 miliardi. Le masse amministrate sono state pari a 188,9 miliardi (+6%). La componente di risparmio gestito, pari a 132 miliardi, è cresciuta del 9% soprattutto grazie al risultato delle gestioni patrimoniali (+22% a 7,3 mld) e delle assicurazioni vita (+16% a 5,6 mld). Le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento sono ammontate a circa 32,6 mld (+7%. La raccolta netta di risparmio gestito, superiore a 10 mld, è migliorata di due punti percentuali, con un incremento nelle gestioni patrimoniali (+3 mld) e in assicurazioni vita (+0,5 mld), a fronte di una contrazione di 3,3 mld per fondi comuni.
Le commissioni nette sono salite del 20% a 1,47 miliardi. Sul versante dei coefficienti patrimoniali, il Common Equity Tier 1 è risultato pari al 17,9%. Il presidente Matteo Colafrancesco ha parlato di un anno «che ha visto realizzarsi l’unione tra Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking, valorizzandone le identità ed eccellenze specifiche».
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