Livelli d’insolvenza in calo (-5%) nel Paese del Sol Levante, sebbene a ritmi meno vivaci di quelli degli anni precedenti (-10,5% nel 2013, -10,4% nel 2014 e -9,4% lo scorso anno). Queste le previsioni sull’andamento del rischio di credito commerciale in Giappone rese note da Atradius all’interno del Rapporto Paese Asia Pacifico.
A rendere possibile il miglioramento dell’ambiente delle insolvenze aziendali in Giappone c’è la fase di ripresa iniziata già lo scorso anno (+0,7% del PIL nel 2015) e destinata a proseguire anche nel 2016 (atteso l’1% di crescita economica).
Segnali positivi arrivano, in particolare, dai consumi privati, per i quali si attende un aumento (+1,2%) nel 2016, mentre la produzione industriale segnerà un +0,8%. L’analisi dei vari comparti industriali dell’economia giapponese, contenuta nel rapporto pubblicato da Atradius, evidenzia performance positive per i settori agricolo, alimentare, dell’elettronica e meccanica, oltre a livelli di rischio di credito commerciale contenuti. Indicatori di performance stabili anche nei settori automotive, cartario, chimico, edile, metallurgico, dei beni durevoli e dei servizi. Sotto osservazione resta, invece, il settore tessile giapponese, in particolare a causa di una performance inferiore alla media nazionale ed ad un profilo di rischio di credito in peggioramento nel lungo periodo.
Massimo Mancini, Country Manager di Atradius Italia, commenta: “In questo clima di generale ripresa economica, il Giappone torna ad essere un mercato interessante per l’export italiano. Diventa importante, quindi, per le aziende, dotarsi di validi strumenti a supporto della protezione dei crediti commerciali, al fine di minimizzare i rischi e sviluppare in sicurezza nuove opportunità di business.”