Il Consiglio dei ministri che si è tenuto venerdì 20 a Palazzo Chigi dopo quasi cinque ore di riunione ha approvato il disegno di legge sulla concorrenza e i decreti attuativi del Jobs Act. Matteo Renzi al termine del Cdm ha spiegato che il primo effetto, quello più evidente, sarà che 200 mila persone passeranno dai contratti a progetto a quelli a tempo indeterminato. «Per la prima volta c’è una generazione che vede riconosciuto il diritto ad avere tutele maggiori, che per la prima volta vede una battaglia al precariato e non ai precari. A questo si dovranno aggiungere gli sgravi fiscali sull’Irap per chi farà assunzioni per tre anni e la modifica del sistema di tutele crescenti del contratto a tempo indeterminato. L’altra fascicolo sul tavolo del Cdm riguardava il ddl liberalizzazioni e concorrenza, un provvedimento a lungo atteso anche dal ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi che, citando le norme su assicurazioni, multe e telefonini, ha posto l’accento sul calo delle tariffe e dei prezzi per i consumatori e sull’apertura di nuove fette di mercato per gli imprenditori. «Come dice l’Ocse, le norme sulla concorrenza potrebbero aumentare il pil fino al 2,6% in cinque anni». (riproduzione riservata)
Serena Berici