di Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza
In un momento come l’attuale, l’assillo della ricerca di redditività è trasversale per tutti gli investitori istituzionali. Per le assicurazioni il problema si complica, data la necessità di valutare l’assorbimento di capitale causato dalle diverse tipologie di investimento, ma anche per gli enti previdenziali il problema della scelta degli impieghi è sempre più difficile. In questa ottica per le forme pensionistiche complementari diventa ineludibile l’attenzione per l’impiego di una porzione di risorse, sia pure marginale (10/15% del patrimonio), in investimenti cosiddetti alternativi, ad alto rendimento e contenuta rischiosità. Fondi del comparto energia (fonti alternative ed efficienza energetica), fondi dedicati all’export, strumenti di cartolarizzazione dei portafogli obbligazionari, fondi immobiliari, private equity sono realtà da considerare, magari inserendoli in mandati già esistenti, come consentito da Covip. Se infatti, ad esempio, un fondo dedicato alle energie alternative può avere veste formale di fondo immobiliare, ai fini dell’asset allocation va considerato per quello che sostanzialmente rappresenta, cioè un’obbligazione a cedola costante e rimborso crescente di capitale. A favorire la scelta di talune tipologie di investimenti alternativi, utili per favorire la ripresa economica, dovrà quanto prima intervenire l’atteso decreto, previsto dalla legge di Stabilità 2015, volto a individuare le attività di carattere finanziario a medio o lungo termine nelle quali gli investitori istituzionali previdenziali debbono investire per fruire di un credito di imposta, che frenerebbe l’assurda crescita dell’imposizione fiscale sui rendimenti (dall’11,5 al 20%), disposta dalla stessa legge di Stabilità. Le attività volte al sostegno delle esportazioni e gli investimenti nel comparto della razionalizzazione della produzione di energie alternative e del risparmio energetico appaiono di immediata realizzabilità e suscettibili di apportare crescita economica e occupazione già nel 2015. (riproduzione riservata)