di Roberta Castellarin e Paola Valentini
Unit linked alla riscossa. La ripresa dei mercati ha fatto tornare sotto i riflettori queste polizze vita (del cosiddetto ramo III) che investono i premi in fondi interni. I migliori sottostanti di questi prodotti nel 2014, in base ai dati Fida, hanno registrato performance superiori al 40%. È il caso dei comparti sull’azionario India, come il Cnp Unicredit vita azionario India con il +47% a un anno, seguito da CreditRas India Equity con il 46,3 e il 34% a 5 anni. Ma sono andati bene anche i fondi che investono sull’Italia: Rendimento Italia di Allianz ha reso il 37% a 1 anno. Mentre Zurich Life Top Tech 100 ha registrato il +36,7% a 1 anno e risulta la migliore linea a cinque anni con il +172% seguita da Bcc Equity America con il +123%. Non a caso le unit linked sono diventate il prodotto di punta delle reti di promotori finanziari. A fine dicembre 2014 la valorizzazione dei prodotti e dei servizi di investimento distribuiti dalle reti di pf associate ad Assoreti era salita a 315,5 miliardi di euro, +2,8% rispetto al trimestre precedente e un +13% da fine 2013. La parte del leone l’hanno fatta i prodotti del risparmio gestito le cui masse si sono attestati su importi record: 243,6 miliardi, con una crescita rispetto a settembre del 3,8%, un incremento rispetto a fine 2013 del 16,2%. Ma sono i prodotti assicurativi e previdenziali, con 85,7 miliardi, a mostrare il maggiore incremento da settembre (+6,9%). Tra gli assicurativi la più incisiva è proprio la crescita delle polizze unit linked (+8,7%) che hanno toccato un patrimonio di 53,8 miliardi, con un peso sul comparto assicurativo pari al 69,9% e un peso di un quinto sulle masse totali del risparmio gestito. Ma anche per le banche le polizze unit linked sono in forte crescita. Ad esempio per Intesa Sanpaolo Vita lo scorso anno la nuova produzione vita ha segnato un incremento del 50,8% passando da 13,673 miliardi del 2013 a 20,625,2 miliardi alla fine del 2014. I prodotti unit linked della compagnia del gruppo Intesa Sanpaolo hanno evidenziato nel 2014 una raccolta lorda per 5.943 miliardi, più del doppio rispetto al 2013. Ma le banche propongono anche nuove formule miste. È il caso di Banca Generali con la polizza Bg Stile Libero lanciata proprio un anno fa e che continua a mettere a segno risultati brillanti di raccolta. In dieci mesi dal lancio lo strumento ha raccolto 2,2 miliardi, più della metà dei flussi netti registrati da Banca Generali nel 2014 (4 miliardi). Un andamento positivo che si conferma in questo inizio 2015 per questa polizza che abbina alle garanzie della gestione separata Ri.Alto le prospettive di extra rendimento offerte dall’investimento in comparti di casa (BG Selection Sicav e BG Sicav), e di terzi. E anche le altre reti (da Azimut a Mediolanum , da Fideuram a Finanza & Futuro) hanno puntato molto su questi prodotti negli ultimi anni. Per Banca Mediolanum il 2014 si è chiuso con una raccolta netta di 4,08 miliardi e di questi oltre 1,5 miliardi si riferiscono alla polizza unit My Life. Con il contenitore unit linked è possibile effettuare passaggi tra comparti (switch) senza imposte sulle plusvalenze. Non solo. La tassazione dei rendimenti è differita al momento dell’incasso. Inoltre l’aliquota applicata è al 26% sui rendimenti maturati dal luglio 2014 (12,5% fino al 31 dicembre 2011 e 20% dal 1° gennaio 2012 al 30 giugno 2014), ma per la quota investita in titoli di Stato l’aliquota è sempre del 12,5%. Mentre nel caso morte fino a fine 2014 le somme ricevute dagli eredi erano esenti da imposte. Ma da quest’anno la disciplina è stata modificata prevedendo un’esenzione soltanto delle somme corriposte dalla compagnia a copertura del rischio demografico quale il caso morte. Resta l’esenzione dalle imposte di successione (i beneficiari possono essere al di fuori dell’asse ereditario, ma va rispettata la quota legittima) e l’impignorabilità e l’insequestrabilità dei capitali investiti. Inoltre l’imposta di bollo dello 0,2% è calcolata ogni anno ma viene pagata alla fine. Le unit nelle versioni più semplici consentono di inserire un numero predefinito di fondi o sicav, mentre in quelle personalizzate, tipiche del private insurance per grandi portafogli, è possibile costruire i sottostanti su misura. Molte soluzioni di private insurance sono offerte da compagnie estere che operano in Italia in regime di libera prestazione e presentano più flessibilità rispetto alle polizze italiane. Ma solo nel caso di compagnie italiane c’è l’obbligo del prospetto informativo. Da tenere d’occhio i costi che sono doppi: alle commissioni di gestione dei sottostanti vanno aggiunte quelle addebitate dalla compagnia. Senza dimenticare i costi iniziali e eventuali penali di uscita anticipata. (riproduzione riservata)