La commissione UE ha dato il via libera, lo scorso 29 gennaio al dispositivo di riassicurazione britannico sui rischi di inondazione, che dovrebbe entrare in vigore prima del prossimo luglio.
Flood Re è stato ritenuto compatibile con le regole UE in materia di aiuti di stato.
La commissione ha giustificato la sua decisione indicando che tale copertura potrebbe non essere sufficientemente disponibile sul mercato privato e che questo regime rimedia ad una mancanza del mercato senza falsare eccessivamente la concorrenza.
Flood Re è un pool riassicurativo (non profit) creato nel 2013, che mira a garantire le famiglie meno abbienti permettendole di assicurare la propria dimora contro le inondazioni contro premi non troppo elevati. Solo a fine 2014 l’ABI e il governo britannico hanno trovato un accordo per lo sviluppo del modello. I sinistri saranno indennizzati sia tramite i premi raccolti che da una tassa nazionale, dell’ammontare stimato intorno ai 180 mln di £ a carico delle compagnie britanniche specializzate nell’abitazione.
Sono escluse dallo schema le abitazioni costruite dopo il 2009 e le piccole imprese. La capacità di Flood Re è di 25 mln di £ ed è autorizzato ad acquistare riassicurazione, cosa che gli permette di non pesare sul debito pubblico al di là di un limite annuo che sarà fissato.
Guy Carpenter avrà il ruolo di broker riassicurativo.